03 febbraio 2012

Kandinsky e la musica



Un numero significativo di artisti e musicisti nel tardo diciannovesimo secolo, ritenevano che ci fosse un collegamento fondamentale tra il colore e il suono. Wassily Kandinsky (1866-1944), uno dei più conosciuti artisti moderni del suo tempo, nonché esperto di estetica filosofica, credeva in modo inequivocabile nel legame tra il colore e il suono. Infatti Kandinsky è stato un sinesteta, una persona che sperimentava, in modo insolito, le connessioni tra i sensi.Nel suo lavoro del 1914, The Art of Spiritual Harmony, Kandinsky presenta le sue ipotesi circa le associazioni sensoriali che possono vivere quelle persone dotate di una certa sensibilità. Kandinsky ha dichiarato che le nostre impressioni comunicano direttamente e immediatamente con la nostra anima. Egli afferma che Il suono dei colori è così preciso che sarebbe difficile trovare qualcuno che tenti di esprimere il giallo brillante con delle note basse. Per Kandinsky, il giallo è il suono acuto di una tromba, il verde è un violino, la luce blu è un flauto, un blu più scuro è un violoncello, un blu più scuro ancora è un contrabbasso, e il blu più scuro di tutti è un organo. Il bianco invece, per Kandinsky è il colore del silenzio, corrisponde direttamente a delle pause che si verificano nei ritmi musicali.

Il termine "Composizione" utilizzato da Kandinsky per intitolare alcune sue opere implica proprio una metafora con la musica. Kandinsky era affascinato dalla potenza emotiva della musica. Poiché la musica si esprime attraverso il suono e il tempo, permette all'ascoltatore una libertà di immaginazione, interpretazione e di risposta emotiva che non si basa sul letterale o descrittivo, ma piuttosto sulla qualità che la pittura astratta, se ancora dipendente dalla rappresentazione del mondo visibile , non poteva fornire.








Ogni opera d’arte è figlia del suo tempo, e spesso è madre dei nostri sentimenti. Analogamente ogni periodo culturale esprime una sua arte, che non si ripeterà mai più. Lo sforzo di ridar vita a principi estetici del passato può creare al massimo delle opere d’arte che sembrano bambini nati morti. Noi non possiamo, ad esempio, avere la sensibilità e la vita interiore degli antichi Greci. [...] La nostra anima si sta risvegliando da un lungo periodo di materialismo, e racchiude in sé i germi di quella disperazione che nasce dalla mancanza di una fede, di uno scopo, di una meta. 

                                                                    Wassily Kandinsky


3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Ringrazio Carla Citarella per la sua cortese attenzione. E invito tutti i miei lettori a visitare il suo bel blog

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  3. Ripubblico il commento. È così difficile indicare la paternità con un link diretto?
    Questo è il link corretto
    https://carla-citarella.blogspot.com/2009/09/arte-e-musica.html

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