Una cara amica mi ha segnalato una poesia di Wisława
Szymborska che pubblico con piacere. D’altra
parte se si pensa continuamente alle lordure che ci circondano, oltre a
rovinarsi il fegato, si rischia di dimenticare quanto di bello c’è
nella vita.
Sei bella – dico alla
vita –
è impensabile più rigoglio,
più rane e più usignoli,
più formiche e più germogli.
è impensabile più rigoglio,
più rane e più usignoli,
più formiche e più germogli.
Cerco di
accattivarmela,
di blandirla, vezzeggiarla.
La saluto sempre per prima
con umile espressione.
di blandirla, vezzeggiarla.
La saluto sempre per prima
con umile espressione.
Le taglio la strada da
sinistra,
le taglio la strada da destra,
e mi innalzo nell’incanto,
e cado per lo stupore.
le taglio la strada da destra,
e mi innalzo nell’incanto,
e cado per lo stupore.
Quanto è di campo
questo grillo,
e di bosco questo frutto –
mai l’avrei creduto
se non avessi vissuto!
e di bosco questo frutto –
mai l’avrei creduto
se non avessi vissuto!
Non trovo nulla – le
dico –
a cui paragonarti.
Nessuno ha fatto un’altra pigna
né migliore, né peggiore.
a cui paragonarti.
Nessuno ha fatto un’altra pigna
né migliore, né peggiore.
Lodo la tua
larghezza,
inventiva ed esattezza,
e cos’altro – e cosa più –
magia, stregoneria.
inventiva ed esattezza,
e cos’altro – e cosa più –
magia, stregoneria.
Mai vorrei recarti
offesa,
né adirarti per dileggio.
Da centomila anni almeno
sorridendo ti corteggio.
né adirarti per dileggio.
Da centomila anni almeno
sorridendo ti corteggio.
Tiro la vita per una
foglia:
si è fermata? Se n’è accorta?
Si è scordata dove corre,
almeno per una volta?
si è fermata? Se n’è accorta?
Si è scordata dove corre,
almeno per una volta?
WISLAWA SZYMBORSKA
Dalla raccolta Elogio del sogni. Introduzione a cura di Pietro Marchesani.
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