14 febbraio 2012

Con la Grecia nel cuore...




Piccolo popolo, che combatte senza spade né pallottole
per il pane di tutto il mondo, la luce e il canto:
sotto la lingua trattiene i lamenti e gli evviva
e come si mette a cantarli, si fendono le pietre”

[ Versi di Yannis Ritsos - Musica di Mikis Theodorakis]
                                                                                                                                                        

1 commento:

  1. Mi pare opportuno ricordare oggi l'appello di Theodorakis di qualche giorno fa:

    “La nostra lotta non è solo quella della Grecia, aspira ad una Europa libera, indipendente e democratica. Non credete i vostri governanti quando vi dicono che i soldi servono ad aiutare la Grecia. I loro programmi di ‘salvataggio’ della Grecia aiutano soltanto le banche straniere, quelle che appunto , tramite dei politici e governi assoldati da loro, hanno imposto il modello politico che ha portato alla crisi attuale.

Non v’è altra soluzione che sostituire l’attuale modello economico europeo, concepito per generare debiti e ritornare ad una politica di stimolo della domanda e dello sviluppo, ad una forma drastica di controllo della finanza.

Se gli Stati non s’impongono sui mercati, questi seppelliranno la democrazia e le acquisizioni della civiltà europea. La democrazia è nata ad Atene quando Solone abolì i debiti dei poveri nei confronti dei ricchi. Non bisogna autorizzare le banche a distruggere la democrazia europea, a ricavare somme e profitti enormi dagli stessi debiti che hanno generati.
    Non chiediamo un sostegno alla nostra lotta solo per solidarietà, o per il fatto che siamo la terra di Platone, Aristotele, Pericle e Protagora, dei concetti di democrazia, di libertà e d’Europa.
    Vi chiediamo di farlo nel vostro interesse, poiché se autorizzate oggi il sacrifico della società greca, di quella irlandese, portoghese o spagnola, sull’altare del debito e delle banche , domani toccherà a voi.

Non potrete prosperare in mezzo alle rovine delle società europee.
    E’ vero abbiamo tardato da parte nostra, ma ci siamo svegliati. Costruiamo insieme una Europa nuova. Una Europa democratica, pacifica, prospera, degna della sua storia, delle sue lotte e del suo spirito."

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