Ieri su FB ho scoperto il testo seguente. Non sarà una grande poesia ma le cose che afferma penso che oggi siano condivise da tanti:
"Lamento per la democrazia"
Piango per un parlamento fantoccio, non di eletti ma di
designati, cooptati , inutili vassalli
piango per partiti snervati, labili come acque di scarico,
privi di verità e di ideali
piango per la giustizia calpestata, la povertà offesa,
i diritti e i doveri quotidianamente derisi.
Piango perché mancano all’ orizzonte
futuri che siano umani e condivisi.
Non più una testa un voto. Decidono per te come per uno scemo
i capi, gli affiliati a cosche e a cricche
vale il tuo voto come il due di picche
la croce tracciata sulla scheda oggi è un gesto blasfemo.
Piango per te, mia amata, mia irrinunciabile democrazia.
Piango per la tua sorte, di essere inquinata come il mare
da chiazze di petrolio
in un terzo dell’Italia da sotto-uomini malavitosi , esseri immondi
che ti disprezzano
che tesi ai loro guadagni rapidi e infecondi
spandono rifiuti e liquami e profanano
i cadaveri facendone carbonella.
Ma il mio pianto non è rassegnato, non è resa. Troppo bella
sei e troppo ti amo per vederti profanare e morire.
Io devo insorgere per farti risorgere.
Per te, democrazia.
Giuseppe Yusuf Conte
PS: Oggi lo stesso autore ha precisato: " Il testo che ho postato ieri notte "Lamento per la democrazia", testo scritto non ricordo quando, che per ragioni di autocritica estetica non ho mai inserito nei miei libri, perché mi sono accorto che sul mio sito www.giuseppeconte.eu alla voce antologia era il testo più letto : più delle poesie d'amore e sulla natura che sono nell'Oceano e il Ragazzo. La cosa ha stupito me e qualche mio amico (non di fb) con un po' di disillusione. Siamo in Italia...commentava il mio amico. Ma anche all'estero, un giorno ero a Los Angeles e una ragazza mi si presenta con un foglio su cui aveva "scaricato" proprio quel testo lì, con centinaia di migliori che ne ho scritto. Tutto lì. Però i contenuti politici del testo , quelli non cambio una virgola. Non sono simpatizzante di niente. Sedizioso, sovversivo, quello che volete. Ma animato da un utopismo e da una speranza che tutta la mia opera, anche quella non in versi, testimonia. Ringrazio tutti quelli che hanno commentato, nel bene e nel male. Solo due cose: non c'è coro a mio favore, per favore, sono lo scrittore più sottovalutato d'Italia, e poi, insomma non impanchiamoci su giudizi perentori e pseudo oggettivi, diciamo semplicemente:non mi piace, mi sta sui coglioni, è molto più elegante." (Giuseppe Yusuf Conte)
designati, cooptati , inutili vassalli
piango per partiti snervati, labili come acque di scarico,
privi di verità e di ideali
piango per la giustizia calpestata, la povertà offesa,
i diritti e i doveri quotidianamente derisi.
Piango perché mancano all’ orizzonte
futuri che siano umani e condivisi.
Non più una testa un voto. Decidono per te come per uno scemo
i capi, gli affiliati a cosche e a cricche
vale il tuo voto come il due di picche
la croce tracciata sulla scheda oggi è un gesto blasfemo.
Piango per te, mia amata, mia irrinunciabile democrazia.
Piango per la tua sorte, di essere inquinata come il mare
da chiazze di petrolio
in un terzo dell’Italia da sotto-uomini malavitosi , esseri immondi
che ti disprezzano
che tesi ai loro guadagni rapidi e infecondi
spandono rifiuti e liquami e profanano
i cadaveri facendone carbonella.
Ma il mio pianto non è rassegnato, non è resa. Troppo bella
sei e troppo ti amo per vederti profanare e morire.
Io devo insorgere per farti risorgere.
Per te, democrazia.
Giuseppe Yusuf Conte
PS: Oggi lo stesso autore ha precisato: " Il testo che ho postato ieri notte "Lamento per la democrazia", testo scritto non ricordo quando, che per ragioni di autocritica estetica non ho mai inserito nei miei libri, perché mi sono accorto che sul mio sito www.giuseppeconte.eu alla voce antologia era il testo più letto : più delle poesie d'amore e sulla natura che sono nell'Oceano e il Ragazzo. La cosa ha stupito me e qualche mio amico (non di fb) con un po' di disillusione. Siamo in Italia...commentava il mio amico. Ma anche all'estero, un giorno ero a Los Angeles e una ragazza mi si presenta con un foglio su cui aveva "scaricato" proprio quel testo lì, con centinaia di migliori che ne ho scritto. Tutto lì. Però i contenuti politici del testo , quelli non cambio una virgola. Non sono simpatizzante di niente. Sedizioso, sovversivo, quello che volete. Ma animato da un utopismo e da una speranza che tutta la mia opera, anche quella non in versi, testimonia. Ringrazio tutti quelli che hanno commentato, nel bene e nel male. Solo due cose: non c'è coro a mio favore, per favore, sono lo scrittore più sottovalutato d'Italia, e poi, insomma non impanchiamoci su giudizi perentori e pseudo oggettivi, diciamo semplicemente:non mi piace, mi sta sui coglioni, è molto più elegante." (Giuseppe Yusuf Conte)
Ecco lo scambio avuto con Giuseppe su FB:
RispondiEliminaCaro Giuseppe, se non hai nulla in contrario oggi posterò il tuo ( che è anche mio!) Lamento per la democrazia nel mio blog con la stessa premessa che hai scritto oggi. Senza naturalmente toglierti i diritti d'autore! fv
Giuseppe Yusuf Conte: Grazie caro Francesco , non ho nulla in contrario anzi mi fa piacere, diritti d'autore su internet non ce ne sono, è bella la condivisione libera e la sintonia, un cordiale saluto