Il nostro amico Domenico ha trovato a Ciminna un prezioso documento che mostra come la "SANTA INQUISIZIONE" operava anche nei nostri piccoli comuni.
Nella biblioteca dei frati Cappuccini di Ciminna
Fides autem consistit in voluntario assensu intellectus divinae revelationi; ergo haeresis debet necessario consistere in voluntario dissensu illius; ergo cessante dissensu intellectus cessat peccatum haeresis formaliter.
La fede consiste nel volontario assenso dell’intelletto alla divina rivelazione; quindi l’eresia deve necessariamente consistere nel volontario dissenso di quello; quindi, una volta cessato il dissenso dell’intelletto, cessa formalmente il peccato di eresia.
Il libro è stato stampato a Palermo nel 1642 presso l’editore Decio Cirillo (1612-1657?). Penso che è un libro bellissimo e immagino come sarebbe e che risultati potrebbe avere fare una lezione sulla Riforma protestante e sulla Controriforma cattolica, parlare di eresia e di eretici e leggere ai ragazzi, ma perché no?anche agli adulti, questi passi che sto leggendo. Sono la dimostrazione che la Controriforma è passata anche da qui, da questo piccolo paese in provincia di Palermo, dove accanto agli umili contadini che lavoravano la terra, si stagliava ai confini dell’abitato un monastero appartenente all’Ordo Fratrum Minorum Cappuccinorum (O.F.M.cap.) ossia l’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, che aveva una biblioteca così importante da essere “designata sede di noviziato e di studi dal 1760 al 1815”. Penso alla filosofia e alla storia che sono scivolate su queste pagine e continuo a leggere, sfogliando avanti ad indietro i fogli del libro e mi incuriosisce il titolo del capitolo VI : DE POENIS CONTRA HAERETICOS IN IURE STATUTIS, Sulle pene contro gli eretici decise per legge.
Haereticorum poeneae sunt in duplice differentia, quaedam sunt spirituale et sunt sex:
prima, excomunicatio;
secunda, Inregularitas;
tertia, privatio dignitatum et beneficiorum;
quarta, privatio omnis iurisdictionis;
quinta, privatio dignitatum in personis ecclesiasticis;
sexta, privatio ecclesiasticae sepulturae.
Aliae sunt poenae civiles, et quatuor numerantur:
prima, confiscatio omnium bonorum;
secunda, liberatio subditorum a iuramento fidelitatis;
tertia, infamia;
quarta, supplicium capitis.
L’ultima punizione civile nei confronti degli eretici è il supplicium capitis, la pena di morte. Sento un brivido che mi percorre la schiena e vorrei condividere quello che ho letto con qualcuno: la Controriforma è passata anche da qui, non è solo una lezione di storia moderna che si trova sui libri. Mi immagino di nuovo a leggere questo passo e a tradurlo a degli ascoltatori. Tuttavia ho sete di sapere: chi era Giovanni Alberghini? Quanti esemplari di questo libro esistono nel modo? Dove si trovano?
La risposte non le trovo guardando di qua e di la tra i libri antichi messi in mostra.
Mi avvio a casa e con la mente ricerco la risposta con gli strumenti che ho a disposizione e che ogni buon librario o bibliotecario o archivista conosce e utilizza.
Trovo innanzi tutto notizie sull’autore, Giovanni Alberghini, in un libro di Gianmaria Mazzucchelli, edito tra il 1753 e il 1763, intitolato Gli scrittori d’Italia, cioè notizie storiche e critiche intorno alle vite e agli scritti dai letterati italiani, edito a Brescia alla pagina 284 del I volume: Giovanni Alberghini fu palermitano, appartenente all’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, Reggente degli studi, Lettore di Filosofia e Teologia, Predicatore, Guardiano di molti conventi e Censore del Sant’Offizio dell’Inquisizione. Nacque nel 1574 e morto nel convento Santa Maria della Misericordia il 26 settembre 1644. Assai devoto della Beata Vergine. Questa notizia del biografo mi fa pensare all’ultima pagina del libro: laus deo B.M.V.(acronimo che sta per Beateae Mariae Virgini), la formula di commiato che vuol dire lode a Dio e alla Beata Maria Vergine.
Trovo il libro digitalizzato su Internet dall’Università Complutense di Madrid e nel catalogo della Biblioteca Regionale Siciliana vedo tutte le biblioteche del mondo dove si trovano esemplari simili a quello che possediamo a Ciminna: Biblioteque natonale da France, Paris; Cambridge University Libraries, Cambridge; University of Minnesota, Minneapolis.
A chi interesserà questa storia?
Da: https://domenicopassantino83.wordpress.com/2016/09/22/nella-biblioteca-dei-frati-cappuccini-di-ciminna/
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