13 settembre 2016

IN ITALIA PIOVONO MATTONI E PIETRE

Matteo Renzi e Angelino Alfano davanti al tempio della Concordia ad Agrigento. Vien da domandarsi: ma cosa hanno da ridere?




PIOVONO MATTONI
di  Gaspare De Blasi

C’è un luogo dove il presidente del Consiglio si sarebbe dovuto recare in questo fine settimana che ha trascorso tra annunci e feste, in Sicilia: a Palermo. La sua visita avrebbe dovuto avere un indirizzo specifico, via Generale Arimondi. Nel quartiere Libertà, in quella via, ha sede un Commissariato di polizia. Siamo retorici se diciamo che vi lavorano poliziotti impegnati a fare rispettare la legalità, chiamiamola così, ordinaria, ma anche presupponiamo chi indaga contro la mafia e contro i grossi traffici illeciti? Si, siamo retorici. Sabato scorso, mentre Matteo Renzi annunciava l’arrivo nell’Isola di una pioggia di milioni, anche a Marsala ne sono previsti circa trenta, verso le 12,30 nel citato commissariato di Palermo, è crollato un controsoffitto della stanza dove sono, tra le altre cose, depositate delle armi. In quel momento un poliziotto si trovava nella stanza ed è rimasto ferito. Secondo quanto riportato dalla stampa, l’affitto dei locali del commissariato che cade a pezzi è di 240 mila euro l’anno. Non è la prima volta che commissariati palermitani diciamo così, franano. E’ già accaduto a quelli di Mondello e delle Stazione. Ma a Catania di questo, e di altro, non si è parlato. Tra deprecabilissimi episodi di protesta violenta, Matteo Renzi ha parlato del prossimo G7 che si terrà a Taormina, delle beghe all’interno del suo partito, dell’Italicum e dei milioni che arriveranno. Due post scriptum: a Napoli dove erano stati promessi analoghi arrivi in denaro per bonificare l’area portuale di Bagnoli, si sono comprati il costume per recarsi nelle nuove spiagge finalmente pulite e fruibili. Ancora aspettano. Noi siciliani speriamo di essere più fortunati. Così come fortunato è stato, ed è questo il secondo post scriptum, il poliziotto che è finito sotto le macerie. Se la caverà con poco. Volete vedere che oggi il ministro degli interni, il siciliano Angelino Alfano, annuncerà l’apertura di un inchiesta? Così mentre il premier apre (i cordoni della spesa), il suo ministro si adegua e apre pure lui.
Da  http://www.itacanotizie.it/piovono-mattoni/

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