Matteo Renzi e Angelino Alfano davanti al tempio della Concordia ad Agrigento. Vien da domandarsi: ma cosa hanno da ridere?
PIOVONO
MATTONI
di Gaspare
De Blasi
C’è un luogo
dove il presidente del Consiglio si sarebbe dovuto recare in questo fine
settimana che ha trascorso tra annunci e feste, in Sicilia: a Palermo. La sua
visita avrebbe dovuto avere un indirizzo specifico, via Generale Arimondi. Nel
quartiere Libertà, in quella via, ha sede un Commissariato di polizia. Siamo
retorici se diciamo che vi lavorano poliziotti impegnati a fare rispettare la
legalità, chiamiamola così, ordinaria, ma anche presupponiamo chi indaga contro
la mafia e contro i grossi traffici illeciti? Si, siamo retorici. Sabato
scorso, mentre Matteo Renzi
annunciava l’arrivo nell’Isola di una pioggia di milioni, anche a Marsala ne
sono previsti circa trenta, verso le 12,30 nel citato commissariato di Palermo,
è crollato un controsoffitto della stanza dove sono, tra le altre cose,
depositate delle armi. In quel momento un poliziotto si trovava nella stanza ed
è rimasto ferito. Secondo quanto riportato dalla stampa, l’affitto dei locali
del commissariato che cade a pezzi è di 240 mila euro l’anno. Non è la prima
volta che commissariati palermitani diciamo così, franano. E’ già accaduto a
quelli di Mondello e delle Stazione. Ma a Catania di questo, e di altro, non si
è parlato. Tra deprecabilissimi episodi di protesta violenta, Matteo Renzi ha
parlato del prossimo G7 che si terrà a Taormina, delle beghe all’interno del
suo partito, dell’Italicum e dei milioni che arriveranno. Due post scriptum: a
Napoli dove erano stati promessi analoghi arrivi in denaro per bonificare
l’area portuale di Bagnoli, si sono comprati il costume per recarsi nelle nuove
spiagge finalmente pulite e fruibili. Ancora aspettano. Noi siciliani speriamo
di essere più fortunati. Così come fortunato è stato, ed è questo il secondo
post scriptum, il poliziotto che è finito sotto le macerie. Se la caverà con
poco. Volete vedere che oggi il ministro degli interni, il siciliano Angelino Alfano, annuncerà
l’apertura di un inchiesta? Così mentre il premier apre (i cordoni della
spesa), il suo ministro si adegua e apre pure lui.
Da http://www.itacanotizie.it/piovono-mattoni/
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