PAUL CELAN
“La poesia, essendo non per nulla una manifestazione linguistica e quindi dialogica per natura, può essere un messaggio nella bottiglia, gettato a mare nella convinzione - certo non sempre sorretta da grande speranza -, che esso possa un qualche giorno e da qualche parte essere sospinto a una spiaggia, alla spiaggia del cuore, magari. Le poesie sono anche in questo senso in cammino: esse hanno una meta.”
(dal discorso di Brema)
Nel 1967, Theodor Ludwig Wiesengrund Adorno pubblicò “Parva Aesthetica” ritrattando totalmente la precedente conclusione che la poesia non fosse più possibile dopo Auschwitz. Le parole di Adorno giunsero a Celan mentre si trovava nella clinica psichiatrica di Saint-Anne:
“Quando la situazione non ammette più un’arte – a questo mirava la frase sull’impossibilità delle poesie dopo Auschwitz – ha comunque bisogno di essa.”
(Messaggi in bottiglia…)
Nessun commento:
Posta un commento