Questo prezioso documento è stato pubblicato dall'editore Einaudi nel 1973 quando, secondo gli storici bugiardi dei nostri giorni, la casa editrice torinese era allineata con il PCI stalinista!
Il documento, risalente al 1922 in un periodo in cui Gramsci partecipava ai lavori dell'Internazionale Comunista che si svolgevano a Mosca, dimostra ulteriormente quanto il sardo sia stato vicino a Trockij. Gramsci ribadirà la stima nutrita nei confronti del dirigente bolscevico inviso a Stalin nell'ottobre del 1926. Non possono sorprendere, pertanto, i sospetti che gli stalinisti hanno sempre mostrato nei confronti di Gramsci e sulla sua ortodossia.
A noi però oggi preme di più sottolineare la grande intelligenza critica del pensatore sardo che, seppure aperto nei confronti di ogni movimento culturale, non fa sconti a nessuno. Come, ad esempio, quando nella seconda pagina di questo documento fa riferimento alle "numerose rivistine futuriste" che scambiano l'ignoranza della grammatica italiana per futurismo! (fv)
Nessun commento:
Posta un commento