È la giornata internazionale della donna, non è la festa della donna. È, o dovrebbe essere, un giorno di commemorazione, di riflessione e di pensamento. Un augurio di giorni più lieti alle persone resistenti. Donne e uomini perché maturino consapevolezza sulle diversità, perché queste diventino punti di forza per crescere insieme, imparando amore e rispetto reciproci, con umiltà e coraggio nuovi o rinnovati.
Che c'è da festeggiare? Nulla. Ma molto da presidiare, da vigilare, da cambiare, da educare, da non accettare, da combattere, da SCIOPERARE.
Un bacio speciale alle mie donne resistenti. quelle che ho nel cuore sempre.
(Nota neanche troppo a margine e neppure troppo fuori tema: non so se avete notato ma le guerre le fanno sempre gli uomini, i maschi...)
"Non dimenticate mai che sarà sufficiente una crisi politica, economica o religiosa perché i diritti delle donne siano rimessi in discussione. Questi diritti non sono mai acquisiti. Dovrete restare vigili durante tutto il corso della vostra vita".
Simone De Beauvoir
Ora più che mai. E sempre di più.
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