08 marzo 2022

DUE POESIE DI EMILIO PAOLO TAORMINA

 

P. Klee


quando passavi
il sole si vestiva d'oro
la brezza innamorata
ti cingeva ai fianchi
via libertà si prolungava
di platano in platano
non voleva cessare
di ammirarti
la grazia dei tuoi fianchi
alzava le cupole verso il cielo
senza di te Palermo
nel mio cuore rantola
è una camelia caduta
da un balcone
che me ne frega
di cosa il vento sussurra
all'orecchio delle rose
che me ne faccio
degli orari dei treni degli aerei
se non so dove sei
la tua assenza mi avvolge
in un lenzuolo viola

come le immagini sacre
nella settimana santa


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siamo vicino e lontano

e presenti

la metamorfosi del sogno

che diviene carne

il corpo che diviene

sogno

l'eterno viaggio

della luce che insegue

la notte

siamo stelle che si cercano

e non conoscono il tempo

tua madre e mia madre

erano regine

affidarono alla brezza

due pollini

viviamo l'enigma della sorte

siamo e non siamo

non abbiamo nessuna

certezza di essere

la mano di un bambino

bendato estrarrà i numeri

noi potremmo non essere

per secoli


EMILIO PAOLO TAORMINA

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