"In un paese della Sicilia interna. Un comiziante parla del divorzio. Cerca di essere facile e persuasivo; porta dei casi, degli esempi, che dimostrino in maniera lampante la necessità del divorzio. Ma tra quelli che l'ascoltano c'è in prima fila una vecchia disposta e pronta a dar battaglia. Asciutta, ferrigna, un'aria aggressiva. primo caso: la moglie che tradisce il marito. Non ci vuole il divorzio? - No - interviene la vecchia - si ammazza. E se è il marito che tradisce abitualmente la moglie, che si è fatta un'altra famiglia? - Si ammazza - dice la vecchia. E quando una donna scopre di avere sposato un impotente? - C'è stato l'inganno: si ammazza, - risponde la vecchia. L'uditorio non fiata, sospeso a quel duello. Il comiziante si vede a mal partito, tira fuori le situazioni più disperate, i tragici avvenimenti che il divorzio avrebbe potuto evitare. la vecchia è irremovibile. - Si ammazza. - Il comiziante si serba, come ultimo colpo, come ultima speranza, il caso dell'incesto. Quando l'espone, si rivolge infine alla vecchia - E in questo caso che si fa, si ammazza? - E la vecchia, prontissima - Prima si fa una grande festa in casa, per non far capire niente alla gente: e poi si ammazza."
(L. Sciascia, Nero su nero)
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