Il "Corriere della Sera" oggi dedica due sue pagine all' Autobiografia del Pontefice anticipandone alcuni brani.
Naturalmente il giornale delle classi dirigenti italiane fa una selezione interessata del libro. Non ci sono giornali e giornalisti indipendenti in Italia. Hanno tutti un padrone e devono sempre dare conto a quest'ultimo se vogliono continuare a mangiare...
Noi riprendiamo di seguito i passi che ci hanno maggiormente colpito:
"Come possiamo ergerci a paladini della pace e della giustizia se poi nel frattempo costruiamo nuove armi da guerra."
Particolarmente toccante e significativo il ricordo di una sua insegnante comunista, Esther, successivamente torturata ed eliminata dai militari argentini. Di lei Francesco dice:
" Era una donna formidabile, le devo davvero tanto. Era una comunista di quelle vere, atea ma rispettosa: pur avendo le sue idee, non attaccava mai la fede. E mi ha insegnato tanto di politica, mi dava da leggere libri e pubblicazioni tra cui quelle del partito comunista, Nuestra palabra."
Penso che questo libro sarà usato da tanti suoi nemici per rafforzare l'opinione di quanti pensano che Francesco stia distruggndo il papato. (fv)
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