"Sempre la sigaretta fra le dita, una appresso
all'altra, consumate in poche boccate, nervosamente. Sempre quell'onda di fumo
davanti al volto, come negli autoritratti, e sempre pieno d'angoscia, mi dice
la persona che meglio lo conosce. Ci sono sì i suoi quadri nelle case, nelle
gallerie pubbliche, riprodotti a milioni di esemplari, sotto gli occhi di
tutti, ad arricchire e ad abbellire la vita, a riscoprila, ma sono come le
terre al sole di Mastro don Gesualdo, un grande tumore di sofferenza. La difficoltà
a resistere, a non soccombere sotto il gruzzolo delle cose fatte in cui abbiamo
messo e mettiamo la nostra passione, questa è la lotta di Guttuso, la sua
angoscia. E il suo tornare alla Sicilia, il legame fisico che ristabilisce con
la sua terra, ha questo senso, di porsi faccia a faccia con la verità, di
godere il suo tumore di sofferenza. Vedendolo in luce verghiana, come
personaggio sconfitto nel momento stesso in cui vince, vincitore nel momento in
cui è sconfitto, si capiscono tante cose di Guttuso, della sua pittura."
Leonardo
Sciascia su Renato Guttuso (Da Diario di Guttuso di Giuseppe Tornatore, per Rai Teche; video
disponibile in Diario di Guttuso-seconda puntata,Regionesicilia.rai.it.) //
Renato Guttuso - Autoritratto
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