10 novembre 2024

ALBERT CAMUS E JEAN PAUL SARTRE

 




La rivalità tra Camus e Sartre ha portato a uno dei duelli intellettuali più interessanti del XX secolo parzialmente descritto da Simone de Beauvoir nel suo I mandarini. Entrambi militavano nel partito comunista francese e nell'esistenzialismo, ma di fronte al marxismo di Sartre, Camus anteponeva la libertà come unica redenzione possibile.

In "Tempi moderni", dopo la pubblicazione del saggio di Camus “L’uomo in rivolta” (1951),  Sartre scrisse: "Camus era l'ammirevole congiunzione tra un uomo, un'azione e un'opera. Nel 1944 la sua personalità è stata il futuro, nel 1952 è il passato. Vive solo a metà tra di noi. Spero che il nostro silenzio faccia dimenticare questa polemica".

Camus rispose così: "Sono stanco, come i vecchi militanti che non si sono mai spaventati di fronte alle lotte del loro tempo, di dover ricevere senza tregua lezioni di efficacia da parte di censori che non hanno mai fatto altro che posizionare le loro poltrone nel senso della storia".


Nella foto in  piedi, da sinistra a destra: Jacques Lacan, Cécile Éluard, Pierre Reverdy, Louise Leiris, Pablo Picasso, Zanie de Campan, Valentine Hugo e Simone de Beauvoir. Seduti: Jean-Paul Sartre, Albert Camus, Michel Leiris, Brassa ï e Jean Aubier.

 


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