17 novembre 2012

MADRI E FIGLI...





Supplica a mia madre



E' difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.

Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d'ogni altro amore.

Per questo devo dirti ciò ch'è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.

Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.

E non voglio esser solo. Ho un'infinita fame
d'amore, dell'amore di corpi senza anima.

Perché l'anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:

ho passato l'infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.

Era l'unico modo per sentire la vita,
l'unica tinta, l'unica forma: ora è finita.

Sopravviviamo: ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.

Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…

Pier Paolo Pasolini



 
Di seguito trascrivo la traduzione inglese della poesia fatta da Lawrence Ferlinghetti:

It's hard to say in a son's voice
what at heart Iso little resemble.
You're the only one in the world who knows
what my heart always held, before all other love.
For this, I must tell you what is terrible to know :
in your grace was born my anguish
You're irreplaceable.    And for this
the life you gave me is condemned to solitude.
And I don't want to be alone.    I've an infinite
hunger for love, for the love of bodies without souls.
Because the soul is inside you, it is you, but you
are my mother and your love's my bondage.
I spent my childhood a slave to this lofty,
incurable sense of immense commitment.
It was the only way to feel life,
its only color, its only form : now it's over.
We survive, in the confusion
of a life rebord beyond reason.
I beg you, ah, I beg you : don't desire death !
I'm here, alone, with you, in a future April...

 


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