"Se ti vergogni delle tue idee, o le tue idee non valgono niente o non vali nulla tu". Non ricordiamo chi lo ha scritto, ma è quello che ci è venuto da pensare seguendo le primarie del PD e in particolare gli interventi di Bersani e Vendola. E a quanto pare non siamo gli unici.
Massimo
Gramellini - Dì qualcuno di sinistra
Alla domanda del conduttore di Sky su quale fosse la loro figura
storica di riferimento, i candidati alle primarie del centrosinistra hanno
risposto: De Gasperi, Papa Giovanni, Tina Anselmi, Carlo Maria Martini e Nelson
Mandela. Tutti democristiani tranne forse Mandela, indicato da Renzi che,
essendo già democristiano di suo, non ha sentito il bisogno di associarne uno
in spirito.
Scelte nobili e ineccepibili, intendiamoci, come lo sarebbero
state quelle di altri cattolici democratici, da Aldo Moro a don Milani,
evidentemente passati di moda. Ma ciò che davvero stupisce è che a nessuno dei
pretendenti al trono rosé sia venuto in mente di inserire nel campionario un
poster di sinistra. Berlinguer, Kennedy, Bobbio, Foa. Mica dei pericolosi
estremisti, ma i depositari riconosciuti di quella che dovrebbe essere la
formula originaria del Pd: diritti civili, questione morale, uguaglianza nella
libertà. Almeno Puppato, pencolando verso l’estremismo più duro, ha annunciato
come seconda «nomination» Nilde Iotti. Dalle altre bocche non è uscito neppure
uno straccio di socialdemocratico scandinavo alla Olof Palme.
Forse i candidati di sinistra hanno ignorato le icone della
sinistra perché temevano di spaventare gli elettori potenziali. Così però hanno
spaventato gli elettori reali. Quelli che non possono sentirsi rappresentati da
chi volta le spalle alla parte della propria storia di cui dovrebbe andare più
orgoglioso.
(Da: La stampa del 14 novembre
2012)
Non capisco perché continuano a dirsi di SINISTRA?
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