30 aprile 2016

DANILO DOLCI E LEONARDO SCIASCIA SU PORTELLA DELLA GINESTRA



“c’è in Italia un iperpotere cui giova, a mantenere una determinata gestione del potere, l’ipertensione civile, alimentata da fatti delittuosi la cui caratteristica, che si prenda o no l’esecutore diretto, è quella della indefinibilità tra estrema destra ed estrema sinistra, tra una matrice di violenza e l’altra (…). La prefigurazione (e premonizione ) di un tale iperpotere l’abbiamo avuta nella restaurazione democratica, in Sicilia, negli anni cinquanta. Chi non ricorda la strage di Portella, la morte del bandito Giuliano, l’avvelenamento in carcere di Gaspare Pisciotta? Cose tutte, fino ad oggi, avvolte nella menzogna. Ed è da allora che l’Italia è un paese senza verità. Ne è venuta fuori, anzi, una regola: nessuna verità si saprà mai riguardo a fatti delittuosi che abbiano, anche minimamente, attinenza con la gestione del potere.” 

Leonardo Sciascia, Nero su nero.

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“ Gli italiani devono sapere che Portella della Ginestra è la chiave per comprendere la vera storia della nostra Repubblica. Le regole della politica italiana di questo mezzo secolo sono state scritte con il sangue delle vittime di quella strage. ” 

Danilo Dolci

4 commenti:

  1. Il mio amico (io rispondo per me)qui sopra fotografato farebbe meglio a PARLARE PER IMMAGINI , cosi come in questo caso. Nemmeno noi cristiani "risuscitiamo i nostri martiri" cosi come fa lui con i suoi. Lui continua a crdeere che questi martiri sono di parte ! Cioè appartengono solo a lui ! E' come i martiri dell'olocausto che solo i coglioni negano e gli altri se ne appropriano. Ora questa continua dietrologia stanca, annoia e non ci suggerisce mai quale è il paradiso proposto da questi ormai "disadattati a tutto". A noi rimane il rinpianto che la sua poesia non venga riconosciuta da "quella mentalità mafiosa" di merda che regna da noi ! Il resto o meglio il paradiso può attendere e la unica cosa che accettiamo e il ricordo di tutto questo purchè non diventi ...

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  2. Non ho mai pensato che ci sia qualcosa, di morto o di vivo, che appartenga solo a me!

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  3. Se tu non infiorassi il tuo dire con espressioni volgari, le tue osservazioni e riflessioni sarebbero più credibili.

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  4. Scusa Vittorio, dove le hai viste le "espressioni volgari"?

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