La memoria tunisina in Sicilia
Melting PotUna carovana di madri, sorelle e figlie di migranti morti o scomparsi nel tentativo di attraversare il Mar Mediterraneo sono custodi di una memoria viva che si oppone alla frontiera di morte dell’Europa che difende i suoi privilegi. Hanno creato la Couverture de la Mémoire – Coperta della Memoria dalla Tunisia, a partire dalla Coperta di Yusuf, nata a Lampedusa all’indomani dell’annegamento del piccolo Yusuf, ennesima vittima del mare. Ogni “mattonella” che compone la coperta rappresenta la storia di una persona perduta lungo la rotta migratoria e ricorda una persona che ancora si ricerca e per cui si chiede verità e giustizia. Per l’anniversario della tragedia del 3 ottobre 2013, il Forum Lampedusa Solidale organizza a Lampedusa un evento di unione delle coperte della memoria che sono nate nel Mediterraneo – da Lampedusa alla Tunisia, dalla Val Susa a Bergamo alla Piana di Gioia Tauro
Le donne tunisine – madri, sorelle e figlie – di giovani migranti mort@ o scompars@ nel tentativo di attraversare il Mar Mediterraneo, lottano quotidianamente per vedere riconosciuta la verità e la giustizia attorno ai crimini che si ripetono lungo la frontiera europea che uccide e nega vite, storie e diritti. Insieme, sfidano lo sguardo della frontiera e denunciano – con la loro voce e le loro azioni – la rimozione storica di queste responsabilità: le donne sono custodi di una memoria viva che si oppone alla frontiera assassina.
Sono custodi di una memoria rivendicativa che resiste alla riduzione di queste persone a numeri senza volto, scompars@ nell’indifferenza politica e sociale. Proprio per rivendicare il valore di queste vite e per denunciare le politiche assassine, le madri tunisine hanno creato la Couverture de la Mémoire – Coperta della Memoria dalla Tunisia, a partire dalla Coperta di Yusuf, nata a Lampedusa all’indomani dell’annegamento del piccolo Yusuf, ennesima vittima del mare spinato.
Con la coperta si costruisce la memoria intrecciando le singole storie dei figli, delle figlie, dei fratelli e delle sorelle dispers@: filo alla mano, trama e ordito, ogni “mattonella” che compone la coperta rappresenta la storia di una persona perduta lungo la rotta migratoria. Ogni “mattonella” ricorda una persona che ancora si ricerca e per cui si chiede verità e giustizia. In questo modo la coperta delle madri fa del racconto un mezzo di contrasto della violenza della frontiera e fa della memoria uno strumento di lotta collettiva.
All’inizio del prossimo ottobre, in occasione dell’anniversario della tragedia del 3 ottobre 2013, il Forum Lampedusa Solidale organizzerà a Lampedusa un evento di unione delle coperte della memoria che sono nate nel Mediterraneo – da Lampedusa alla Tunisia, dalla Val Susa a Bergamo alla Piana di Gioia Tauro.
Le madri tunisine, invitate a partecipare e a testimoniare la loro lotta, attraverseranno la frontiera e giungeranno in Sicilia e a Lampedusa. A Lampedusa per raccontare e testimoniare – attraverso la Coperta e le storie che raccoglie – la loro memoria su quanto accade alle due sponde del Mediterraneo. In Sicilia per portare avanti la ricerca e l’identificazione dei corpi dei figli scomparsi, incontrare gli avvocati e continuare a denunciare attraverso la memoria questi crimini.
Per sostenere la carovana delle madri e la loro memoria, viva e rivendicativa, che attraverserà il Mare Nostro. Per consolidare ponti di solidarietà nel Mediterraneo che resistano all’indifferenza.
Per unirci in una lotta per i diritti delle persone migranti che non è soltanto delle madri, ma riguarda tutti noi.
Articolo ripreso da https://comune-info.net/la-memoria-delle-tunisine-in-sicilia/
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