11 giugno 2023

CONTRO LA MILITARIZZAZIONE DEL PENSIERO

 



CONTRO LA MILITARIZZAZIONE 

DEL  PENSIERO

 

Draghi, pur non avendo più alcun incarico pubblico, ha dimostrato la settimana scorsa di aver militarizzato il suo pensiero e di aver perduto del tutto la capacità di pensare criticamente e liberamente.

Più di cent'anni fa il giovane Gramsci, il bolscevico sardo, ha dimostrato di essere più liberale del banchiere italiano. Infatti, nel corso della prima guerra mondiale, ha scritto:

"Noi siamo persuasi che i fatti dovevano rimanere tali anche in

tempo di guerra, e che la storia e la cultura sono cose troppo da

rispettare perché possano essere deformate e piegate dalle contingenti

necessità del momento. La verità deve essere rispettata

sempre, qualsiasi conseguenza essa possa apportare, e le proprie

convinzioni, se sono fede viva, devono trovare in se stesse, nella

propria logica, la giustificazione degli atti che si ritiene necessario

siano compiuti. Sulla bugia, sulla falsificazione facilona non si

costruiscono che castelli di vento, che altre bugie e altre falsificazioni

possono far svanire."

Cito questo articolo, indicandone esattamente la fonte, nel mio EREDITA' DISSIPATE Gramsci Pasolini Sciascia, Diogene Editore, Bologna 2022, che dal prossimo 1° luglio potete trovare, in una nuova edizione riveduta ed ampliata, in tutte le librerie. (fv)

 


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