03 marzo 2024

FILOMENA SHEDIR DI PAOLA, Sento il tuo corpo accanto

 



Sento il tuo corpo accanto, immerso
nelle voragini del sonno, il respiro
leggero nel silenzio di una notte senza luna,
odo i tuoi sogni in fuga, veloci come cavalli
contro venti che soffiano da Oriente,
e le felci si allungano all'istante
sotto l'occhio pesante degli astri muti
e incatenati alla loro immutabile vastità.
È ancora un abbaiare monco
per strade cieche, un motore roco
lacera la notte che sale da cavità
assolute verso il chiarore.
La mia paura è risorta, senza una ragione
ha fatto breccia da una porta lasciata
inaccuratamente schiusa, ha riconquistato
un corpo che non si difende, che non
dimentica. Passerà. Passa ogni cosa.
Ora in questo buio mi ricordo
della luce che mi raggiunge, la luce
carezzevole di novembre, che porta
su di noi il tepore della terra
in ascolto del seme, della nostra
tenera carne, di un amore che cresce
senza nome. Ora, mentre il tuo respiro
sale e senza svegliarti mi stringi a te.

shedir

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