01 giugno 2016

IL TEMPO NON ESISTE PER BORGES

Borges nella Villa Palagonia (Bagheria). Foto di F. Scianna



Jorge Luis Borges

El instante

  ¿Dónde estarán los siglos, dónde el sueño
de espadas que los tártaros soñaron,
dónde los fuertes muros que allanaron,
dónde el Árbol de Adán y el otro Leño?

El presente está solo. La memoria
erige el tiempo. Sucesión y engaño
es la rutina del reloj. El año
no es menos vano que la vana historia.

Entre el alba y la noche hay un abismo
de agonías, de luces, de cuidados;
el rostro que se mira en los gastados

espejos de la noche no es el mismo.
El hoy fugaz es tenue y es eterno;
otro Cielo no esperes, ni otro Infierno.




Dove sarà il passato, dove il sogno
di sciabole che i tartari sognarono,
dove le salde mura rase al suolo
e l'Albero di Adamo e l'altro Legno?


Il presente soltanto, solo. Il tempo
lo erige la memoria. Successione
e inganno è il volgere dell'orologio.
Vano l'anno quanto la vana storia.


Fra l'aurora e la notte c'è un abisso
di apprensioni, di luci di agonie;
è un altro volto che si guarda

nei consumati specchi della notte.

L'oggi fugace è effimero ed eterno,
non aspettarti altro Cielo o altro Inferno.


Da L'altro, lo stesso    (El otro, el mismo)

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