Gravina di Puglia
Antonella Carulli è
una ragazza pugliese costretta, come tante, a lasciare la sua amata terra per
motivi di lavoro. Antonella ha sofferto tanto per questo strappo. La sua,
ancora inedita, poesia è in gran parte frutto di questo amore e di questo
dolore.
Ripropongo di seguito alcuni
suoi essenziali versi:
Si
raccontavano la vita.
Pochi minuti per volta.
E intanto la vita accadeva.
Così avevano sempre,
ancora, qualcosa da dirsi.
Pochi minuti per volta.
E intanto la vita accadeva.
Così avevano sempre,
ancora, qualcosa da dirsi.
***
Parole
estreme, in amore,
scrivono i corpi.
Versi, canti, rime
di pelle e carne
di labbra su labbra.
scrivono i corpi.
Versi, canti, rime
di pelle e carne
di labbra su labbra.
***
Me lo
racconta il mondo
quel che sei davvero.
Mi parlano di te
i pollini, i sassi,
quel rametto secco
nel nido di merlo,
la pianta del rosmarino,
l'erba docile al vento.
Ti trovo scritto
nell'ombra dei passi,
nel muto sentiero d'asfalto
che lascio, che trovo.
Ti porto nelle idee
Ti aspetto nelle scelte.
E questo mai riuscirne
a prescindere ha, per me,
l'odore semplice dell'amore.
quel che sei davvero.
Mi parlano di te
i pollini, i sassi,
quel rametto secco
nel nido di merlo,
la pianta del rosmarino,
l'erba docile al vento.
Ti trovo scritto
nell'ombra dei passi,
nel muto sentiero d'asfalto
che lascio, che trovo.
Ti porto nelle idee
Ti aspetto nelle scelte.
E questo mai riuscirne
a prescindere ha, per me,
l'odore semplice dell'amore.
***
Mi innamori
ogni notte
come la luna le maree
e provo a salire.
Mi ritiro sola, seguendo
soltanto il tuo sguardo.
come la luna le maree
e provo a salire.
Mi ritiro sola, seguendo
soltanto il tuo sguardo.
***
Se tornerò a
fiorire
sarà perché il mio albero
non ha smesso mai di attenderti, Luce.
Le mie radici nel centro di molte terre
sono rimaste vergini, hanno bevuto linfa dalle pietre.
La mia chioma, di vento e ruggine
ha fatto ombra ai rami:
ai rami arsi, ai rami teneri , finanche al tronco.
Così nulla è seccato, nulla si è perso né è andato.
Ho segni di grandine come ricami d'amore
Ho nodi nel legno come calli di dolore.
sarà perché il mio albero
non ha smesso mai di attenderti, Luce.
Le mie radici nel centro di molte terre
sono rimaste vergini, hanno bevuto linfa dalle pietre.
La mia chioma, di vento e ruggine
ha fatto ombra ai rami:
ai rami arsi, ai rami teneri , finanche al tronco.
Così nulla è seccato, nulla si è perso né è andato.
Ho segni di grandine come ricami d'amore
Ho nodi nel legno come calli di dolore.
Recito ad
occhi chiusi tutto il Rosario delle mie nostalgie: dal grano al tufo, dal canto
all'orizzonte.
Antonella
Carulli
Ci stanno anche tante eccellenti letture dietro i versi di Antonella. E sotto l'apparente semplicità di essi ci sta un gran lavoro di scavo e di limatura...L'essenziale non si conquista facilmente!
RispondiEliminaL'ho scoperta per caso..bellissime tutte le sue poesie. Adoro il suo senso dell'ironia unito alla sua cucina. Gran donna!
RispondiEliminaIo stravedo per Antonella,per la sua vena poetica, la sua ironia, la grande capacità di usare le parole e di creare alchimie. Ogni suo scritto, sorprende e tocca le corde dell'anima...
RispondiEliminaFin da bambini, si prova il forte bisogno di sentirsi rassicurati e protetti da ogni male sia esso interiore sia esso generato da cause “estranee” a noi.
RispondiEliminaCosa si può fare per combattere la paura?
Continuare a sperare che la nostra vita migliori e non abbandonare mai i propri sogni. Brava Antonella!