E avevamo sperato un nuovo corpo,
un'anima lentissima
in un tempo di azioni misurate;
come respiro i sensi e le preghiere,
rami di salice le mani,
il giorno un dono,
il mondo un prato.
Ma era male, era tenace errore
questa speranza caduta oramai?
Quel che abbiamo una volta immaginato
sarà vero tra giorni e piogge, erbe e
case,
tra visi nudi e amici,
tra occhi senza guerra?
Nessuno saprà quel che abbiamo voluto
da vivi.
Franco Fortini,1947
da Tutte le
poesie, Mondadori 2014
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