Undici pianeti
Mahmud Darwish
Ultima sera su questa terra
Nell’ultima sera su questa terra separiamo i nostri giorni / dagli alberi, contiamo le costole che porteremo con noi / e quelle che lasceremo, qui… Nell’ultima sera su questa terra / non salutiamo niente e nessuno, e non troviamo il tempo per completare quel che siamo. / Tutto rimane immutato, ma il luogo cambia i nostri sogni / e cambia i suoi visitatori. All’improvviso non siamo più capaci di ironia / e questo luogo è pronto ad accogliere solo la polvere… Nell’ultima sera / godiamo della vista dei monti avvolti nelle nubi: conquista… e riconquista. / Il passato affida al presente le chiavi delle nostre porte: / Conquistatori, entrate nelle nostre case e sorseggiate vino rosso / dalle nostre semplici poesie. Se è mezzanotte, noi siamo la notte / e non esiste più alcun’alba che un cavaliere possa portare/ giungendo dall’ultimo adhan… / Il nostro tè è verde e caldo, bevetelo! I nostri pistacchi sono freschi, mangiateli! / Ecco i verdi letti di cedro, abbandonatevi al sonno / dopo questo lungo assedio, e dormite sulle piume dei nostri sogni. / Le lenzuola sono preparate, i profumi aspersi sulla soglia, e molti sono gli specchi / in cui potete entrare… e allora entrate, noi usciremo tutti! Presto cercheremo / quel che era la nostra Storia accanto alla vostra Storia in paesi lontani, / e ci domanderemo alla fine: Dov’era l’Andalusia? / Qui o lì… sulla terra… o in una poesia?
Mahmud Darwish
Undici pianeti
Cura e traduzione di Silvia Moresi
Sesto S. Giovanni, Jouvence Edizioni
Collana “Barzakh”, 2018
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