“IL DOMINIO SI TRAMANDA ATTRAVERSO I DOMINATI” (T. W. Adorno, Minima moralia)
Una efficace "traduzione
siciliana" dell'aforisma adorniano si trova nelle parole scritte ieri da Enrico
Stassi nel suo diario fb:
“Prima i Savoia e l’abbraccio con l’aristocrazia
latifondista. Smantellarono un florido assetto manifatturiero e produttivo e
spensero col sangue ogni anelito di riforma
agraria: basta vedere come finirono i Fasci dei Lavoratori Siciliani, repressi
brutalmente dal siciliano (sic!) Francesco Crispi.
Poi i Mmiricani e l’abbraccio con Cosa Nostra e la Democrazia Cristiana. Produssero metastasi sociali e ferite tuttora aperte. Dobbiamo fare l’elenco dei morti ammazzati, degli intrecci mafia-affari-politica, delle trattative Stato-Mafia, etc. etc.?
Ora la "Lega - Salvini Premier" e il matrimonio col ceto politicante, parassitario e traffichino locale. La Lega entra nella Giunta regionale e porta un suo esponente a guidare l’Assessorato all’Identità siciliana, ruolo precedentemente ricoperto dal compianto e stimatissimo Sebastiano Tusa.
Verrebbe da dire che la storia si ripete. Ma non è così. I Savoia e i Mmiricani non li hanno scelti i Siciliani; la Lega sì, perché l’hanno votata. Comunque hanno votato chi oggi la fa entrare con enfasi e fanfare al governo dell’isola.
Non è che magari piace ai Siciliani continuare a essere sudditi invece che cittadini? La sudditanza, in fondo, ha le sue comodità: se ti attacchi al carro giusto, puoi continuare a fare i cavoli tuoi e trarne tutto il profitto personale e parentale possibile. Se invece vuoi fare il “cittadino”, che palle! Ti viene chiesta responsabilità e il peso è insostenibile.
Se poi in questa scelta (tra suddito e cittadino) svendi la tua dignità, che sarà mai. La dignità è ancora un valore? Basta guardarsi un po’ in giro per capire di no. Oggi quello che conta di più è avere la faccia come il culo, quella che ti permette di dire tutto e l’esatto opposto nel giro di ventiquattro ore. Di gran lunga preferibile alla faccia di persona onesta, dignitosa e un minimo coerente (se non con la tua storia, almeno con quello che hai affermato il giorno prima).
La faccia come il culo è tondeggiante, morbida, bonaria, ti rende simpatico ed empatico: ed è questo quello che conta.
Morale: può essere che noi Siciliani dovremmo farci qualche domanda in più, guardandoci allo specchio e nelle palle degli occhi, su cosa ci piaccia veramente e su cosa vogliamo fare da grandi?
Forse prenderemmo lu vastuni e tireremmo fora di denti (come dice la canzone), anziché lamentarci. O forse no. Almeno, saremmo uno zinzino più onesti con noi stessi. Ma se anche il peso di questa domanda dovesse risultare troppo greve alle nostre coscienze, allora abbandoniamoci pure alla gioia spensierata e andiamo in giro a far bella mostra delle nostre belle facce da culo. Mi raccomando, con la mascherina, per ora!
Mi rileggo … e non mi trovo affatto simpatico.”
Poi i Mmiricani e l’abbraccio con Cosa Nostra e la Democrazia Cristiana. Produssero metastasi sociali e ferite tuttora aperte. Dobbiamo fare l’elenco dei morti ammazzati, degli intrecci mafia-affari-politica, delle trattative Stato-Mafia, etc. etc.?
Ora la "Lega - Salvini Premier" e il matrimonio col ceto politicante, parassitario e traffichino locale. La Lega entra nella Giunta regionale e porta un suo esponente a guidare l’Assessorato all’Identità siciliana, ruolo precedentemente ricoperto dal compianto e stimatissimo Sebastiano Tusa.
Verrebbe da dire che la storia si ripete. Ma non è così. I Savoia e i Mmiricani non li hanno scelti i Siciliani; la Lega sì, perché l’hanno votata. Comunque hanno votato chi oggi la fa entrare con enfasi e fanfare al governo dell’isola.
Non è che magari piace ai Siciliani continuare a essere sudditi invece che cittadini? La sudditanza, in fondo, ha le sue comodità: se ti attacchi al carro giusto, puoi continuare a fare i cavoli tuoi e trarne tutto il profitto personale e parentale possibile. Se invece vuoi fare il “cittadino”, che palle! Ti viene chiesta responsabilità e il peso è insostenibile.
Se poi in questa scelta (tra suddito e cittadino) svendi la tua dignità, che sarà mai. La dignità è ancora un valore? Basta guardarsi un po’ in giro per capire di no. Oggi quello che conta di più è avere la faccia come il culo, quella che ti permette di dire tutto e l’esatto opposto nel giro di ventiquattro ore. Di gran lunga preferibile alla faccia di persona onesta, dignitosa e un minimo coerente (se non con la tua storia, almeno con quello che hai affermato il giorno prima).
La faccia come il culo è tondeggiante, morbida, bonaria, ti rende simpatico ed empatico: ed è questo quello che conta.
Morale: può essere che noi Siciliani dovremmo farci qualche domanda in più, guardandoci allo specchio e nelle palle degli occhi, su cosa ci piaccia veramente e su cosa vogliamo fare da grandi?
Forse prenderemmo lu vastuni e tireremmo fora di denti (come dice la canzone), anziché lamentarci. O forse no. Almeno, saremmo uno zinzino più onesti con noi stessi. Ma se anche il peso di questa domanda dovesse risultare troppo greve alle nostre coscienze, allora abbandoniamoci pure alla gioia spensierata e andiamo in giro a far bella mostra delle nostre belle facce da culo. Mi raccomando, con la mascherina, per ora!
Mi rileggo … e non mi trovo affatto simpatico.”
ENRICO STASSI, 14 maggio 2020. Dal suo diario fb
Intanto registriamo con piacere il fatto che le proteste suscitate dalla notizia hanno già fatto vacillare l'assurda candidatura.
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