L’antica canzone di Rosa Balistreri che ripropongo
stamattina a prima vista riguarda il passato; la povertà e la miseria che regnava
in Sicilia nell’ultimo dopoguerra, ben documentata nel video che accompagna la
voce aspra e dura di Rosa, non esiste più.
Corleone, Licata, Bagheria, Partinico, Marineo ecc.
ecc., apparentemente, non sono più i paesi cantati da Rosa Balistreri e descritti
realisticamente da Danilo Dolci nei suoi primi libri più di mezzo secolo fa. Non esiste più la fame e la
miseria di allora.
Persistono
però tante altre forme di miseria e, soprattutto, è ancora vivo e vegeto quel
sistema di potere clientelare-mafioso che Danilo Dolci e Leonardo Sciascia
hanno saputo descrivere meglio di tanti
storici accademici che , incredibilmente, alle soglie del nuovo secolo, consideravano
morto e sepolto per sempre.
Non può, pertanto, sorprendere la sopravvivenza di una classe dirigente (e non
mi riferisco solo alla classe politica) parassitaria, arrogante e insipiente che mostra ogni giorno di più di
non essere all’altezza del suo compito.(fv)
Caro Ciccio, la miseria morale e l'ignoranza sono ormai tanto coperte di apparenze che è diventato difficile farle emergere perchè se ne prenda coscienza. C'è poi una mancanza di distinzione tra le persone che un "Marcel diventa qualunque villan che parteggiando viene" per occupare, uomo sbagliato, il posto sbagliato.
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