Ormai si crede saper tutto sulla vita privata delle persone e così si cerca anche di frugare sulla vita intima di personaggi storici di primo piano con risultati molto discutibili. (fv)
DI QUESTO AMORE NON SI DEVE SAPERE
La storia di Inessa e Lenin
secondo Rosanna Armeni
"Inessa era una rivoluzionaria convinta che
conosceva il carcere e il confino, ma era anche madre affettuosissima e
presente di cinque figli. Era devota a Lenin, ma teneva alla sua libertà. Era
una <<bolscevica>>, ma consapevole dei limiti del suo partito sulla
<<questione femminile>>. Aveva vissuto l'inizio del tragico degrado
dei progetti rivoluzionari, ma era rimasta legata ad essi. Era ricca, ma non
aveva temuto la povertà ed era morta povera. Era stata una buona moglie, ma
aveva praticato e teorizzato il libero amore. Il suo legame con Vladimir Il'ič,
forte sino alla fine, non le aveva impedito di essere amica di Nadja Krupskaja.
Aveva relazioni in tutto il mondo, ma quando poteva si rifugiava nella
solitudine. Era un'idealista e aveva abbracciato l'utopia del mondo nuovo, ma
anche una dirigente realista e mediatrice. Il suo modo di essere, complesso, a
volte contraddittorio, soggetto a tutte le umane debolezze, agli entusiasmi e
alla depressione, all'abnegazione e alla ribellione, la sua capacità di amare
la politica, i figli, l'amore e l'amicizia e di vivere tutto con passione, ne
facevano una figura eccentrica, non catalogabile. Nella vita di Inessa tutti
gli schemi cadono e gli stereotipi si sgretolano. “
Ritanna Armeni ha restituito alla Storia la
figura di Inessa Armand, donna che ha contribuito in maniera attiva e profonda
a scriverne alcune delle sue pagine più importanti. Eppure, la Storia, così
come ci è stata riportata, aveva cancellato la sua figura. Una figura scomoda,
perché sporcava quella del capo dei Bolscevichi, che la storiografia sovietica,
ma Lenin stesso in primis, volevano solo ed esclusivamente concentrato sulla
Causa, ed una relazione extraconiugale non poteva essere contemplata da chi
aveva come unico pensiero le sorti del proletariato e l' impegno totalizzante
ed assorbente della Rivoluzione.
Ma finalmente, la verità è venuta a galla:
Inessa, con la sua personalità, le sue capacità, ha avuto un ruolo fondamentale
nella Rivoluzione, ed è stata il grande amore di Lenin. Alla sua morte, Lenin,
non è il severo statista che conosciamo, è un uomo in lacrime, turbato, che ha
perso la donna della sua vita.
"Lenin non aveva figli e dopo la morte di
Inessa Armand non amava più nessuno, nemmeno se stesso" (Louis Fischer,
biografo del capo della rivoluzione)
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