Su Repubblica di oggi le parole di padre Scordato tagliano la carne viva (anzi, necrotizzata) di una politica malata. Dopo 5 mesi di permanenza all’Ars assisto all’agonia di un governo senza idee, senza visione, incapace di dare risposte anche semplici alle cose di cui chiediamo conto e ragione (tipo: dove sono finiti i finanziamenti statali Covid per alcune categorie di imprenditori?).
In confronto la vita in consiglio comunale era una scarica di adrenalina naturale e quotidiana, era la gioia di costruire politica ogni giorno insieme, anche scontrandosi e senza fare sconti neppure alla “tua” amministrazione. Qui c’è tutto da rifare, idee e visioni da immettere come sangue vivo in un corpo appunto esangue. Non mi scoraggio, ma c’è veramente bisogno di tutta la spinta della società civile, il corpo ancora sano e capace di passare dallo sdegno alla proposta.
A giugno vi inviterò tutte e tutti a una grande assemblea cittadina come ho sempre fatto quando ero consigliera, per raccontarvi tutto, confrontarmi con voi, continuare a raccogliere e rilanciare le vostre istanze in un dialogo che, solo, dà senso al mio restare in quel palazzo.
Valentina Chinnici
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