1) La prima edizione delle "Lettere dal carcere" e dei "Quaderni del carcere" fu curata da Palmiro Togliatti e Felice Platone (giornalista comunista militante e intellettuale formatosi nell'"Ordine Nuovo" di Gramsci a partire dal Biennio rosso) e uscì fra il 1947 e il 1951.
Ql Quella voluta e diretta da Togliatti e realizzata da Platone fu una grande operazione culturale. I "Quaderni" manoscritti sono di difficile decifrazione, non certo per la grafia, ordinatissima e leggibile, ma per la loro forma caotica e ripetitiva, non ordinata cronologicamente, di appunti non destinati alla pubblicazione.
Gerratana impiegherà 10 anni per preparare l'edizione critica dei "Quaderni" uscita nel 1975, coadiuvato da una nutrita equipe.
A fine anni 40 Gramsci andava pubblicato presto e in modo il più possibile comprensibile agli intellettuali e militanti del tempo: da una parte vi era la lotta per una nuova dislocazione degli intellettuali usciti dal fascismo e dall'egemonia crociana al fianco delle classi popolari, dall'altra si voleva dare al Pci, anche surrettiziamente e contraddittoriamente (siamo in piena guerra fredda), una prospettiva non chiusa nell'orizzonte del marxismo-leninismo e dell'ideologia sovietica. Per questo l'edizione Togliatti-Platone, pur non esente da limiti e anche da (pochissime) censure, legate ai tempi e poi destinate a cadere e a essere superate, fu un capolavoro di sagacia politica e lungimiranza culturale. Grazie a Togliatti e Platone l'Italia, e pian piano il mondo intero, conobbe la grandezza di Gramsci e del suo lascito culturale e politico.
GUIDO LIGUORI
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