08 novembre 2016

90 ANNI FA VENIVA ARRESTATO ILLEGALMENTE GRAMSCI






GRAMSCIANA. Rivista internazionale di studi su Antonio Gramsci, ricorda che 90 anni fa, l'8 novembre del 1926, il grande uomo sardo, deputato in carica, tutelato dalle leggi in vigore e dallo Statuto albertino, venne illegalmente arrestato dalla polizia dell'Italia fascista. Ebbe inizio allora il suo calvario, tra Regina Coeli, Ustica, San Vittore, e quindi di nuovo a Roma, per il "processone" a carico suo e di una cinquantina di altri dirigenti comunisti. Nel maggio 1928 la sentenza fu di 20 anni, 4 mesi, 5 giorni di reclusione, che egli scontò nel carcere di Turi, per poi essere in regime di semilibertà trasferito prima nella clinica Cusumano di Formia, quindi alla Quisisana di Roma, dove spirò poco prima dell'alba del 27 aprile 1937. Un capitolo tra i più infami della storia d'Italia. Superfluo aggiungere, però, che quell'arresto, e la detenzione, non impedirono ad Antonio Gramsci di "diventare" un genio del pensiero, un grande della letteratura, un esempio di vita morale e di coerenza politica. 
La rivista GRAMSCIANA cerca non solo di tenerne viva la memoria, ma di essere un ideale punto di incontro della comunità internazionale di persone (studiosi/e e no) che a Gramsci guardano con ammirazione, con il desiderio di comprenderne sempre meglio il pensiero, con la volontà di farne un punto di riferimento per i propri studi, ma, anche per la propria vita.

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