Marineo
Incredibile ma vero: un'ordinanza sindacale a Marineo vieta di giocare al pallone. Pubblichiamo di seguito una copia dell'Ordinanza e la replica di un gruppo di cittadini:
Al Sindaco
del Comune di Marineo
OGGETTO: CONSIDERAZIONI
SULL’ORDINANZA SINDACALE N. 27/2016 da parte del COMITATO CITTADINO SPONTANEO
“MARINEO E’ DEI NOSTRI FIGLI”
Gent.le Sindaco,
apprendiamo con
disappunto che l’amministrazione comunale ha inteso vietare, tramite
l’ordinanza sindacale n.27 del 07 novembre 2016, “schiamazzi o altri rumori
molesti ed ingiustificati, oltre che fare uso del pallone da gioco nelle piazze
Sainte Sigolène e Garfield Lodi, dalle ore 00,00 alle ore 24,00 di tutti i
giorni”.
Concordiamo con il
presupposto secondo il quale il bene pubblico e la serenità delle persone
vadano preservate, ma ci permettiamo di dissentire sull’estensione del divieto
all’”uso del pallone da gioco” o alla generalizzazione di “rumori molesti e
ingiustificati”.
Le sanzioni per gli
schiamazzi, soprattutto in certe fasce orarie, e per il danneggiamento di cose
e di proprietà pubbliche e private, ci pare siano già ampiamente previste dal codice
civile e penale. Non vediamo pertanto la necessità di quest’ulteriore
ordinanza.
Cosa si intende per
“rumore molesto o ingiustificato”? Forse il vociare dei bambini che si
rincorrono in una pubblica piazza? Forse la loro esuberanza di bimbi?
Ci permettiamo di
ricordarLe che la Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia, approvata
dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata
dall’Italia il 27 Maggio 1991 con la legge n.176, indica quali siano gli
obblighi degli Stati e delle
comunità nei confronti
dell'
infanzia, e tra essi –
all’articolo 31 – figura il DIRITTO AL GIOCO.
“1. Gli Stati parti
riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al
gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare
liberamente alla vita culturale ed artistica. 2. Gli Stati parti rispettano e
favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita
culturale e artistica e incoraggiano l’organizzazione, in condizioni di
uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative,
artistiche e culturali.”
In un piccolo paese come
il nostro, assolutamente privo di MEZZI (e soprattutto di LUOGHI) APPROPRIATI
per il divertimento e le attività ricreative, artistiche e culturali dei
bambini e dei ragazzi, l’unica alternativa rimane LA STRADA. Quella stessa
strada dove tutti, compreso anche lei, signor Sindaco, e compresi coloro i
quali hanno fatto pervenire all’amministrazione comunale le lamentele che hanno
portato all’ordinanza di cui in oggetto, abbiamo giocato nei felici e
spensierati giorni della nostra infanzia.
Quale sarebbe
l’alternativa a quelle due piazze per i bambini di Marineo che volessero,
poniamo il caso, giocare a palla (che terribile intenzione, non le pare?)?
Potrebbero forse
usufruire degli impianti sportivi comunali? Di apposite aree pedonali? Dei
parchi giochi praticamente inesistenti (uno dei quali ubicato in una delle due
piazze su cui vige l’interdizione al gioco a palla e agli schiamazzi per
iniziativa della sua stessa amministrazione)?
O magari dovrebbero
giocare in assoluto silenzio, in formazione simil-balilla???
Però alla prima
manifestazione “culturale”, alla prima mostra di fotografie in bianco e nero,
organizzata da adulti e rigorosamente rivolte agli adulti, tutti a fare
amarcord: “quant’era bello giocare a acchiana u patri cu tutti i so figghi”!!!!!
In conclusione, ci
permettiamo di segnalare che anche i parcheggi selvaggi in diverse vie
cittadine esasperano gli animi e creano momenti di tensione. Anche il traffico
da metropoli all’ora di punta che incontra chi attraversa il nostro paese in
determinati orari esaspera gli animi e crea momenti di tensione. Anche la
mancanza o l’inadeguatezza dei locali scolastici esaspera gli animi e crea
momenti di tensione. Anche il mancato rispetto (e la relativa mancanza di
vigilanza e sanzioni) delle ordinanze relative alle isole pedonali esaspera gli
animi e crea momenti di tensione.
Ma tant’è…..il problema
più grave a Marineo sono i bambini che giocano a palla. Non ci risulta infine
che Padre Leo si sia mai lamentato del fatto che le funzioni religiose siano
disturbate dai bambini che giocano. Anzi, è sempre in prima linea
nell’organizzazione delle poche occasioni di gioco e di incontro tra bambini.
Forse, l’unica realtà a misura di bambino oggigiorno a Marineo è l’Oratorio
Padre Pino Puglisi.
Certi che in relazione
all’oggetto, Lei e l’amministrazione possiate riconsiderare le azioni
intraprese, la ringraziamo anticipatamente.
La stupidità elevata a sistema di governo.
RispondiEliminaQuesto mi sembra il commento migliore che si possa fare sull'intera vicenda. Grazie Nino!
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