Mi piace riprendere da https://150anniinsieme.blogspot.it/ questo bel pezzo:
La Grande Guerre di Magritte
Ne La Grande Guerre (La grande guerra) un uomo a mezzo busto vestito in giacca e cravatta indossa sul capo una bombetta, ma il volto è coperto da una mela verde. Un oggetto insignificante quale può esserlo
un frutto si sostituisce prepotentemente al volto dell’uomo
nascondendone i connotati, rendendo la figura totalmente anonima e
ostacolando il nostro sguardo che automaticamente va a cercare lo
sguardo del ritratto.
C’è ancora qualcosa in più però: l’uomo stesso nasconde una parte di cielo con la sua figura, ma di questo non ce ne preoccupiamo, perchè è giusto ed è più importante vedere il personaggio raffigurato che il cielo in sottofondo. Neanche il titolo è casuale, ma si riferisce alla prima guerra mondiale, una situazione in cui i soldati diventano solo numeri e la personalità viene totalmente annullata da oggetti non più significanti di una mela.
Magritte, "La grande guerra" o " La grande guerre"( 1964, olio su tela, 65x54 cm, Collezione privata).
Il
pittore ha dato lo stesso titolo ad un'altro quadro che presenta una
donna in abito bianco, con ombrello, borsetta e un cappello piumato,
anche qui il volto è coperto, ma da un mazzo di fiori. "...abbiamo la
faccia apparente, la mela, che nasconde ciò che è visibile ma nascosto,
il volto della persona.
E'
qualcosa che accade in continuazione...C'è un interesse in ciò che è
nascosto e che il visibile non ci mostra. Questo interesse può assumere
le forme di un sentimento decisamente intenso, una sorta di conflitto,
direi, tra il visibile nascosto e il visibile apparente"
R.Magritte.
Da
questa affermazione del pittore il titolo prende un senso perchè si
tratta di una guerra fra le immagini nata dalla rivolta di due oggetti
insignificanti che si contendono la condizione di visibilità ai due
volti dei due personaggi. Questo titolo però sarà dovuto anche in parte
all'evento reale della Grande Guerra, composta da trincee e da uomini
spazzati via a causa di oggetti ancora più insignificanti di una mela o
di un mazzo di fiori, una guerra che ha annullato la personalità e dove
la cancellazione del volto fa da metafora. Infine di quest'opera risalta
anche la sovrapposizione perchè va contro le regole del buon senso e
alle gerarchie che organizzano un' immagine di questo tipo, infatti i
personaggi coperti, a loro volta coprono una parte di paesaggio.
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