"Flores y vino", Ramón Gaya.
"Una ardente facoltà di contemplazione amorosa, là dove il possesso sarebbe più naturale e gratuito: forse è questa – contro ogni apparenza – la vera giovinezza, quella che nel poeta, nell'uomo di cuore, si prolunga fino alla morte. [...]
(Su Ramón Gaya). Uno scrittore italiano lo paragonò a quei santi islamici che corrono di villaggio in villaggio mormorando parole che sembrano insensate. Eppure nessuna di esse è senza fondamento; le muove il santo anonimato del vento «che tu non sai di dove venga né dove vada» e a cui nulla resiste se non, appunto, l'amore".
Cristina Campo
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