Locandina dell'edizione giapponese del "Vangelo secondo Matteo",
Nulla mi pare più contrario al mondo moderno di quella
figura, di quel Cristo, mite nel cuore ma mai nella ragione; la figura del Cristo dovrebbe avere, alla
fine, la stessa violenza di una resistenza, qualcosa che contraddica
radicalmente la vita come si sta configurando all’uomo moderno: la sua grigia orgia di cinismo, ironia, brutalità pratica, compromesso, conformismo, glorificazione della propria
identità nei connotati di massa, odio per ogni diversità, rancore teologico senza religione...
Pier Paolo Pasolini, 1964, in occasione dell’uscita del film ''Vangelo secondo Matteo''.
figura, di quel Cristo, mite nel cuore ma mai nella ragione; la figura del Cristo dovrebbe avere, alla
fine, la stessa violenza di una resistenza, qualcosa che contraddica
radicalmente la vita come si sta configurando all’uomo moderno: la sua grigia orgia di cinismo, ironia, brutalità pratica, compromesso, conformismo, glorificazione della propria
identità nei connotati di massa, odio per ogni diversità, rancore teologico senza religione...
Pier Paolo Pasolini, 1964, in occasione dell’uscita del film ''Vangelo secondo Matteo''.
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