20 luglio 2012

PROFEZIA...



                        

 [...]
 Alì dagli Occhi Azzurri
uno dei tanti figli di figli,
scenderà da Algeri, su navi
a vela e a remi. Saranno
con lui migliaia di uomini
coi corpicini e gli occhi
di poveri cani dei padri
sulle barche varate nei Regni della Fame. Porteranno con sè i bambini,
e il pane e il formaggio, nelle carte gialle del Lunedì di Pasqua.
Porteranno le nonne e gli asini, sulle triremi rubate ai porti coloniali.

                             
                             Sbarcheranno a Crotone o a Palmi,
                             a milioni, vestiti di stracci
                             asiatici,e di camicie americane.
                             Subito i Calabresi diranno,
                             come da malandrini a malandrini:
                             " Ecco i vecchi fratelli,
                             coi figli e il pane e formaggio!"
                             Da Crotone o Palmi saliranno
                             a Napoli, e da lì a Barcellona,
                             a Salonicco e a Marsiglia,
                             nelle Città della Malavita.
                             Anime e angeli, topi e pidocchi,
                             col germe della Storia Antica
                             voleranno davanti alle willaye.

                             Essi sempre umili
                             essi sempre deboli
                             essi sempre timidi
                             essi sempre infimi
                             essi sempre colpevoli
                             essi sempre sudditi
                             essi sempre piccoli,
essi che non vollero mai sapere, essi che ebbero occhi solo per implorare,
essi che vissero come assassini sotto terra, essi che vissero come banditi
in fondo al mare, essi che vissero come pazzi in mezzo al cielo,
                             essi che si costruirono
                             leggi fuori dalla legge,
                             essi che si adattarono
                             a un mondo sotto il mondo
                             essi che credettero
                             in un Dio servo di Dio,
                             essi che cantavano
                             ai massacri dei re,
                             essi che ballavano
                             alle guerre borghesi,
                             essi che pregavano
                             alle lotte operaie...

…deponendo l’onestà
delle religioni contadine,
dimenticando l’onore
della malavita,
tradendo il candore
dei popoli barbari,
dietro ai loro Alì
dagli Occhi Azzurri – usciranno da sotto la terra per rapinare –
saliranno dal fondo del mare per uccidere, – scenderanno dall’alto del
cielo
per espropriare – e per insegnare ai compagni operai la gioia della vita

per insegnare ai borghesi
la gioia della libertà –
per insegnare ai cristiani
la gioia della morte
– distruggeranno Roma
e sulle sue rovine
deporranno il germe
della Storia Antica.
Poi col Papa e ogni sacramento
andranno come zingari
su verso l’Ovest e il Nord
con le bandiere rosse
di Trotzky al vento…

                             pier paolo pasolini


P. S.
 Emanuele Buttitta oggi ( 20 aprile 2015) ha usato una parabola evangelica per commentare i versi pasoliniani:

La parabola. Per i tanti che non la conoscono, per quelli che fingono di non averla capita e tentano invano di rimuovere la parola inchiodata in testa, per quelli che non la capiscono davvero, perché hanno il QI a zero ma la pancia a 100; per quasi tutti i cristiani, insomma. Luca 10,25-37

Il buon Samaritano
25 Allora ecco, un certo dottore della legge si levò per metterlo alla prova e disse: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». 26 Ed egli disse: «Che cosa sta scritto nella legge? Come leggi?». 27 E quegli, rispondendo, disse: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il prossimo tuo come te stesso». 28 Ed egli gli disse: «Hai risposto esattamente; fa' questo e vivrai». 29 Ma egli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?». 30 Gesù allora rispose e disse: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei ladroni i quali, dopo averlo spogliato e coperto di ferite, se ne andarono lasciandolo mezzo morto. 31 Per caso un sacerdote scendeva per quella stessa strada e, veduto quell'uomo, passò oltre, dall'altra parte. 32 Similmente anche un levita si trovò a passare da quel luogo, lo vide e passò oltre, dall'altra parte. 33 Ma un Samaritano, che era in viaggio, passò accanto a lui, lo vide e ne ebbe compassione. 34 E, accostatosi, fasciò le sue piaghe, versandovi sopra olio e vino; poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. 35 E il giorno dopo, prima di partire, prese due denari e li diede al locandiere, dicendogli: "Prenditi cura di lui e tutto quello che spenderai in più, te lo renderò al mio ritorno". 36 Quale dunque di questi tre ti pare sia stato il prossimo di colui che cadde nelle mani dei ladroni?». 37 E quello disse: «Colui che usò misericordia verso di lui». Gesù allora gli disse: «Va' e fa' lo stesso anche tu».


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