Giuseppe Casarrubea – negli ultimi tempi più cupo e pessimista di me – ha pubblicato oggi, sul suo blog, un post così allegro e simpatico che mi piace riproporre integralmente:
ORLANDO: DESTRA E SINISTRA
Un motivo in più per votare Orlando. A destra
perchè il nostro Leoluca ha tutti gli organi interni girati a destra. A
sinistra perchè il suo cuore batte a sinistra, anche se ha organiche difficoltà
a dirlo. Ecco come Orlando racconta un pezzo del suo problema.
«A volte il cuore riserva delle sorprese: il
mio è forte, ha un buon ritmo, ma è sistemato al contrario. Già, ogni volta che
dico in una tribuna politica che il mio cuore batte a sinistra mi trovo un po’
a disagio. Perché, fuor di metafora, batte a destra. E non è solo quello, sono
interamente stampato al contrario: anche fegato, cistifellea, stomaco, milza e
polmoni sono invertiti. Per questo porto sempre al collo una placchetta che,
oltre al gruppo sanguigno, indica la mia peculiarità: situs viscerum inversus.
Fin da bambino questa condizione ha destato
grande stupore nei medici che mi hanno visitato. Ero un caso clinico, una sorta
di fenomeno da manuale. Un’altra particolarità che mi accompagna, legata
all’anomala posizione degli organi, è la sindrome di Kartagener: le ciglia
vibratili della mucosa respiratoria sono alterate. Vuol dire che, più o meno
ogni 15 anni, ho una polmonite. La prima me la sono beccata appena nato. Mio
padre e mia madre erano disperati: avevano già perso il loro primo figlio
maschio, stroncato subito dopo il parto a causa proprio di una polmonite.
Mi hanno salvato per i capelli, grazie alla
diffusione, su larga scala, della penicillina. L’apprensione dei miei genitori
è cresciuta quando hanno scoperto il mio cuore al contrario, circa a un anno di
età: mi hanno fatto girare l’Europa per le visite da illustri luminari.
Per i miei sarei rimasto a lungo “Luchetto
malato”, anche se giocavo a calcio, nuotavo e nessuno mi teneva a bada. La mia
mamma, a tavola, insisteva sempre perché finissi le pietanze, anche quello che
lasciavano i miei fratelli. Tanto che ancora oggi non riesco a smettere di
mangiare prima che il piatto sia vuoto. Sono cresciuto confrontandomi con
l’idea della morte, come se da un momento all’ altro la situazione dovesse
precipitare. Non avevo paura allora e non ne ho oggi. Piuttosto temo il dolore
e sono contrario all’accanimento terapeutico. La seconda polmonite della mia
vita, in vacanza premio a Londra finita la maturità classica, è la più
indimenticabile.
Me la sono presa dopo aver conosciuto quella
bellissima ragazza siciliana che sarebbe diventata mia moglie. Fui ricoverato
in ospedale il giorno dopo la sua partenza, e mi piace pensare che le ciglia
vibratili dei miei polmoni fossero andate in tilt per amore. Lei non si è mai
preoccupata della mia salute, dei miei organi al contrario. Piuttosto ha temuto
per la mia vita.
In questo mio corpo conservatore doveva starci
per forza uno spirito progressista. Quando ero sindaco di Palermo ho pensato
più volte, scherzandoci su: «Meno male che ho il cuore a destra, se mi sparano
a sinistra faccio una risata!». A quei tempi ho ritenuto fosse un bene tenere
segreta la mia particolarità. La dislocazione dei miei organi lascia sbigottiti
i camici bianchi e più di una volta ingenera episodi divertenti. Sapete quante
volte, visitato per una delle mie polmoniti, i medici hanno pensato di avere
stampato lastre e radiografie al contrario? Per fortuna, non mi manca il senso
dell’ umorismo. E mi capita di dire che forse la mia carriera politica nasce da
una volontà di compensazione, come se avere il cuore a destra mi spingesse
sempre di più a impegnarmi a sinistra. In questo mio corpo conservatore doveva
per forza starci uno spirito progressista».
Leoluca Orlando (confessione raccolta da Francesca Turi per OK Salute e benessere, dicembre 2010).
Leoluca Orlando (confessione raccolta da Francesca Turi per OK Salute e benessere, dicembre 2010).
Pubblicato oggi dal Blog
di Giuseppe Casarrubea
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