23 maggio 2012

TUTTO RITORNA...




L’altro giorno abbiamo pubblicato un lungo intervento del procuratore Roberto Scarpinato che prendeva le distanze dalle commemorazioni retoriche delle stragi che hanno sconvolto l’Italia. Oggi diamo la prima pagina ad un breve, lucido commento di Grazia Messina che, oltre a riassumere efficacemente il pensiero del procuratore, pone domande che scuotono e fanno pensare:

Una riflessione amarissima, quella del procuratore Scarpinato, tanto amara quanto necessaria. Di fronte alle varie, spesso retoriche, celebrazioni che in questi giorni del ventennale della strage di Capaci stanno accompagnando immagini, documentari, interviste, la sensazione che tanti "misteri" si annidino dietro apparenti successi tanto da non venire a capo di nulla, è sempre più presente. C'è stata, e c'è ancora, nello Stato malato che dice di rappresentarci, l'intenzione di eliminare gli ostacoli al potere di alcuni e poi di depistare le indagini, si avviano discutibili trattative con ancor più discutibili uomini del potere, lecito ed illecito (il confine talvolta non esiste, si confonde). Con il rischio, ammette Scarpinato, di arrivare a negare persino l'esistenza della mafia. "La Germania ha fatto i conti col nazismo. L'Italia non ha mai fatto i conti col fascismo, le stragi, l'alta mafia", commenta il procuratore tirando le somme con la realtà dei fatti. Ecco perchè tutto ritorna: non abbiamo coscienza civile dell'errore, del danno, del torto, del dolore. Come procedere?

Grazia Messina

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