Durante
la guerra André Breton vive e lavora a New York. Una presenza
fondamentale che permette ad una generazione di artisti di entrare in
contatto con il surrealismo e il suo tentativo di andare oltre la
standardizzazione della società industriale. Nell'incontro con i
francesi le radici della scuola di New York.
Stefano Biolchini -Pollock e gli
Irascibili. La scuola di New York in mostra a Milano
Gli olii che gocciolano
con irruenza ritmata, a tratti ossessiva e il gesto pittorico
rivoluzionario. E ancora i campi di colore emozionalmente distesi.
Sono queste solo alcune delle caratteristiche che hanno reso celebre
la scuola newyorchese dell'espressionismo astratto che in ebbe
Jackson Pollock il campione più noto. Forte di 49 capolavori
provenienti dal Whitney Museum di New York è dedicata proprio agli
artisti dell'action painting la mostra "Pollock e gli
Irascibili" al Palazzo Reale di Milano fino al prossimo 16
febbraio.
Quando dopo gli orrori
della seconda Guerra mondiale era divenuto impossibile dipingere al
cavalletto fiori, nudi sdraiati e suonatori di violoncello, non
restava niente di meglio di una buona pittura sul niente per far
fronte alla crisi morale di un mondo in preda al caos.
Nina Leen, The Irascibles |
In un'America slegata dal
forte peso della tradizione europea e in cui tutto è clamorosamente
nuovo il 3 maggio del 1950 il Metropolitan Museum di New York
annuncia un'importante mostra d'arte contemporanea statunitense. Con
il loro nuovo linguaggio di rivolta ad essere esclusi sono proprio
Pollock e gli altri tra cui Willem de Kooning, Mark Rothko e Barnett
Newman, Robert Motherwell, Adolph Gottlieb, William Bazotes si
ribelleranno inviando al museo una lettera di fuoco e facendosi poi
ritrarre in una celebre tutti in divisa da “banchieri”.
L'Herald Tribune li
battezzerà gli Irascibili. Negli anni in cui J.D. Salinger, Jack
Kerouac, Allen Ginsberge, William S. Burroughs - ma anche Elvis
Presley e Miles Davis, Marlon Brando e James Dean - interpretano a
loro modo il nuovo spirito della nazione, loro "pittori gestuali
e pittori del campo di colore", per bussola i nativi americani
(ma anche consci della lezione di Picasso e "dei francesi"),
faranno grande la storia dell'arte americana, anche se ognuno con uno
stile suo proprio.
Rothko, Untitles (Blue, Yellow, Green on Red) (1954) |
Protagonista indiscussa
della mostra è l'opera Number 27 di Pollock. Tra gli altri
capolavori presenti citiamo Mahoning di Franz Kline (1956), The crest
di Adolph Gottlieb (1959), Senza titolo (1945) di Clyfford Still,
Door to the River di Willem de Kooning (1960) e Untitled (Blue,
Yellow, Green on Red) (1954) di Mark Rothko.
Pollock e gli irascibili,
la scuola di New York. Al Palazzo Reale di Milano fino al 16 febbraio
2014.
(Da: Il Sole 24 ore del
23 ottobre 2013)
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