Franchismo. La Guerra civile come "crociata"
Manuel
Rodriguez Rivero
Per quasi vent'anni i vincitori della Guerra Civile spagnola
si riferirono ad essa come crociata. L'utilizzazione del termine è
semantica e funzionalmente significativa: in una crociata il nemico è
l'infedele, un alieno la cui fede o idea va combattuta fino a
sradicarla. La demonizzazzione del nemico come estraneo ai valori tradizionali,
come pericoloso ascesso storico, fu il leit-motiv degli apparati
ideologici franchisti durante il lunghissimo periodo di formazione e
consolidamento del Nuovo Stato. España - si diceva - aveva
sconfitto la Antispagna.
Come hanno più volte segnalato storici e polemologi, quella
spagnola ebbe il carattere di una guerra apocalittica: una contesa nella quale,
più che in ogni altra, l'obiettivo era lo sterminio totale di una delle due
parti, non la sua semplice sconfitta. In una guerra di queste caratteristiche
la pace non si firma. E, anche per questo, la dichiarazione giuridica dello
stato di guerra della Giunta di Difesa Nazionale fu in vigore fino al 7 aprile
del 1948, più di un decennio da quando era stata proclamata.
da Historia y náusea in "Revista de
libros", Madrid, Diciembre 1998, N.24 - Testo ripreso dal blog di Salvatore Lo Leggio.
Per completare il senso della nota mi pare opportuno aggiungere alcuni commenti pervenuti sul mio diario fb:
Maria
Silvia Caffari: terribile
storia quella guerra civile e Franco che fece indisturbato misfatti contro
l'umanità fino agli anni 60.
Antonio
Salamone: alla
luce di quello che ho letto, non si sono risparmiati niente, sia dall'uno che
dall'altro fronte, hanno perpetrato qualsiasi genere di atrocità.
Claudio Paterna : si ma
continuare a fucilare o impiccare oppositori gia' nelle galere,fino al 1960 e'
stato un atto criminale del Franchismo che ne' l'Opus Dei ne la Cia potranno
cancellare con l'imposizione del loro silenzio
Francesco Virga: Caro
Antonio, non si possono mettere sullo stesso piano i due fronti. Senza contare
il fatto che Franco fece la guerra ad un Governo legittimo democraticamente eletto
Antonio Salamone: io non metto nessuno sullo stesso piano, ma sicuramente
non si sono risparmiati niente, dell’assassinio di Garcia Lorca alla
crocifissione dei preti nei portoni delle chiese... da Guernica a tutte le
porcate che si sono fatte... per chi suona la campana? ... per tutti e due i
fronti. Credo sia stata l’apoteosi della guerra civile in Spagna, con i
tedeschi che sparavano pure ai fascisti italiani e i partigiani comunisti che
si liquidavano gli anarchici... realmente tutti contro tutti... naturalmente ci
furono pure pagine di eroismo e generosità
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