Durban, alluvioni e strage di poveri
R.C.Almeno 250 persone sono morte e altre decine risultano ancora disperse a causa delle intense alluvioni che in questi giorni si sono verificate nell’area di Durban, città costiera sudafricana di quasi quattro milioni di abitanti. La maggior parte delle vittime sono persone che vivono nelle baracche. Si registrano danni gravissimi ovunque in città, in particolare al porto. Si prevede che la situazione continuerà a essere critica per diversi giorni. Negli ultimi venticinque anni, il numero di catastrofi in Africa correlate alla crisi climatica, come inondazioni e siccità, è raddoppiato (leggi anche Che fine ha fatto la crisi climatica? di Guido Viale).
In un messaggio diffuso in rete, lo straordinario movimento Abhalali baseMjondolo, “coloro che vivono nelle baracche” (diffuso in diverse città del Sud Africa, a cominciare da Durban) spiega come le alluvioni abbiano colpito soprattutto i più poveri dei poveri. “Le inondazioni a KwaZulu-Natal hanno devastato molti insediamenti di capanna e anche alcune aree rurali. Diverse persone sono state salvate mentre i fiumi hanno fatto esplodere le loro rive, ma molte vite sono andate perse…”. Migliaia di persone hanno perso le loro case e tutti i loro beni. Abhalali accusa l’Anc di Durban di non occuparsi più da molto tempo delle persone più impoverite e vulnerabili. Il mese scorso il movimento è stato sconvolto per l’assassinio di Ayanda Ngila (leggi anche Hanno ucciso Ayanda).
“Non abbiamo nessuno se non noi stessi mentre ricostruiamo la nostra vita. Tutti i nostri insediamenti sono colpiti, ma i più colpiti al momento sono eNkanini, Cato Crest, eKhenana, Ekukhanyeni, Zamokuhle, Foreman Road, Kennedy Road, Briardene, eKuphumeleleni, KwaMamsuthu, Lindelani, Barcelona2 ed eKhanana. In tutti questi insediamenti le case sono state spazzate via… Servono urgentemente cibo, abbigliamento, coperte, materiale scolastico… In questa crisi nessuno può essere lasciato indietro. Quando le acque si saranno calmate bisogna riprendere con molta più urgenza la lotta per il diritto all’abitare… Non possiamo continuare a passare da un disastro all’altro restando in condizioni così indegne e pericolose…”.
Chi desidera dare una donazione al movimento Abhalali può farlo tramite questo conto corrente (ABAHLALIBASEMJONDOLO MOVIMENT SA, banca First National Bank, numero di conto 6278 6238 230, riferimento KZN Floods Relief).
Alcuni degli insediamenti nominati nell’articolo si vedono in questo documentario di Fazel Khan e Sally Giles su Abahlali baseMjondolo:
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