06 aprile 2022

SUL GIORNALISMO ODIERNO

 


Si sa che è sempre scorretto generalizzare e che persone oneste si trovano dappertutto. Ma è un fatto che, a seguito del conflitto russo-ucraino, la maggior parte dei giornalisti della stampa e della radio-televisione, in oriente e in occidente, è  costretta a raccontare le cose così come le classi dirigenti occidentali ed orientali vogliono. 

Tornano allora particolarmente attuali le parole di un uomo libero, che avrebbe avuto la vita difficile anche nella sua amata URSS, anche se fu messo in carcere in Italia dal regime fascista:

"Io non sono mai stato un giornalista professionista, che vende la sua penna a chi gliela paga meglio e deve continuamente mentire perché la menzogna entra nella sua qualifica professionale.

Sono stato giornalista liberissimo, sempre di una sola opinione, e non ho mai dovuto nascondere le mie convinzioni per fare piacere a dei padroni o manutengoli”.

(Lettera del 12/10/1931, ora in A. Gramsci-T. Schucht, Lettere 1926-1935, Einaudi 1997, pp.833-834)



 


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