«Mother and son» di Sergio Daniele Donati |
EBRAICAMENTE
L'ebreo non chini mai la testa
davanti
all'uomo
-
così è detto -
ma
sappia coprirsi il volto
col
mantello sacro,
con
gesto pudico, se percepisce
una
voce sottile di Silenzio
nel
brusio della Vita.
Lo
stesso gesto
-
aggiungo io - faccia il poeta
quando
il suo dire
si
trasforma in incaglio e balbuzie.
Parola
e Silenzio si liberano
da
catene arrugginite,
a
volto coperto
tra
il caldo delle lane
e
i ricami delle sete.
Il
piccolo rivela l'intreccio,
scioglie
il bandolo del limite
e
lo tramuta in canto.
A
volte è bene tacere,
non
per assenza di parola,
ma
perché la sua cacofonia
-
in testa -
divenga
armonia per lo sterno.
L'uscita
del popolo dall'Egitto
fu
un grande silenzio,
così
sia la poesia
per
chi sa che scrivere
è sempre più
rinunciare alla parola
che
ostentarne una falsa potenza.
Sergio Daniele Donati
Versi ripresi da
https://www.leparoledifedro.com/2022/04/ebraicamente.html
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