02 aprile 2022

INEDITO DI PATRIZIA SARDISCO

 




Benedetto silenzio



Benedetto silenzio che viene

da voce di buio

lenzuolo su noi immobili

aperti come legni

voce di ascia sulle cortecce tese

sprofondati nei cerchi degli anni

i tamburi lasciati sul filo del respiro

non corda non in alto

ma indietro

nel crudo

nel chiasma nell’alburno


Benedetto silenzio sospinto

da voce di luce

aperti di colpo al pieno giorno

di un più scoperchiato aprile


Ora scegliamo la scena tra le lamine

tra lame ci spostiamo.

Di colpo saremo quegli anni

il respiro che avevano, di villa

belvedere ignorante di nulla.

Le giacche sulle spalle

leggere sotto l’albero di Giuda

tu ti eri fatto passo di schiarita, pasqua altissima

io ti ho posato un bacio

sulla guancia


PATRIZIA SARDISCO


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