Nino Cangemi con questo libro riesce a raccontare secoli di storia siciliana attraverso alcune relazioni sentimentali vissute nell’isola da personaggi più o meno celebri. Nino Cangemi non è uno dei tanti intellettuali siciliani che, coi loro libri, si dilettano ad allisciari u pilu agli uomini di potere. Anche se con alcuni suoi precedenti lavori, particolarmente ricchi d'ironia e del suo spiccato senso dell'umorismo, può aver dato l'impressione di essere uno dei tanti cortigiani contro cui si scagliava l'arrabbiato Pasolini, Nino ha ereditato dallo zio Virgilio Titone, grande storico liberale, oltre alla passione storica, il suo forte anticonformismo. L'ha mostrato anche all'indomani di queste ultime elezioni regionali con un suo commento al vetriolo: "A dispetto dei soliti pessimisti, il futuro della Sicilia è radioso. Le ultime elezioni hanno visto l'esordio e l'affermazione dell'enfant prodige della politica Luigi Genovese. Ha soli 21 anni, e malgrado legami di sangue imbarazzanti (che di certo l'hanno danneggiato), ha raccolto nelle liste di Forza Italia più di 17.000 preferenze. Inchiniamoci dinanzi al suo talento. Per noi salvifico."
Il libro che presenteremo sabato prossimo a Marineo, prima di tutto, è un libro di storia. Il titolo potrebbe indurre in inganno: non siamo di fronte ad un romanzo rosa o, ancora peggio, ad una raccolta di pettegolezzi intorno ad alcune celebri storie d'amore. Nino Cangemi, con la sua straordinaria capacità di saper raccontare con leggerezza - dopo essersi documentato nel modo più scrupoloso possibile, leggendo tutto quello che c'è da leggere sull' argomento - anche le storie più crude e dure, pur parlando di amori (spesso privi d' amore!), ci aiuta a capire meglio tanti nodi e snodi della nostra storia. Esemplare, da questo punto di vista, appare la prima storia con cui si apre il libro: quella che ha per protagonista la leggendaria figura della baronessa di Carini. (fv)
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