Il Sindaco Orlando con il candidato Micari nella Chiesa S. Maria delle Grazie, C.so dei Mille, Palermo, domenica scorsa.
Il mio amico Bernardo Puleio stamattina sul suo diario fb, a commento di un miserabile episodio di questa orribile campagna elettorale per il rinnovo dell'Assemblea Regionale Siciliana, ha scritto una bella parabola che conferma quanto giusto aveva visto Leonardo Sciascia quando indicava nella figura di Don Abbondio il perno attorno a cui ruota, almeno dal 600, il sistema di potere clientelare-mafioso che ha ridotto l'Italia nello stato in cui si trova oggi. (fv)
I due bravi (con modi gentili) si presentarono da don Abbondio e gli chiesero : "Ella ha intenzione di celebrare messa?"
"Io...... sono cose del Signore" iniziò a balbettare don Abbondio
I due bravi (con modi gentili) ordinarono : "questa messa s'ha da concludere come diciamo noi". E prima della benedizione i due bravi salirono sull'altare e (con parole gentili) rivolsero i loro consigli per gli acquisti. (Bernardo Puleio)*
* Perchè la parabola sia compresa da tutti, occorre precisare che i "due bravi" di sopra sono il grande elettore Leoluca Orlando e il candidato alla Presidenza delle Regione Micari scelto dal Sindaco di Palermo per il PD; mentre il Don Abbondio in questione è il parroco della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, Corso dei Mille, Palermo, che ha permesso ai due "bravi" di fare un comizio in chiesa prima della finale "benedizione".
Sarebbe interessante sapere cosa pensa al riguardo il nuovo Vescovo della città di Palermo che ha più volte fatto capire di voler segnare una netta svolta rispetto agli anni in cui ha regnato il Cardinale Ruffini col suo vergognoso sostegno alla DC . (fv)
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