La Meschita. Il quartiere ebraico di Palermo
Non
è dato sapere quando gli ebrei giunsero a Palermo, la prima notizia
certa della loro presenza risale al 598 d.C. Intorno all’anno Mille,
poco fuori le mura meridionali e sulle rive del non più visibile
torrente Kemonia, gli ebrei palermitani edificarono il loro sobborgo,
l’harat al-Yahud (quartiere dei giudei), e vi abitarono sino
all’espulsione del 1492. La Giudecca, a cui si accedeva attraverso la
Porta di Ferro (Bab al-hadid), era suddivisa in due contrade: la
Meschita e la Guzzetta, un dedalo di vicoli, piazzette, orti e giardini.
La realizzazione della via Maqueda prima e della via Roma poi ne causò
lo sventramento, sconvolgendo l’assetto viario originario. La Guzzetta
fu quasi completamente cancellata, della Meschita rimangono invece poche
e rare tracce. Nel percorrere le strade così come si presentano oggi,
con un po’ d’immaginazione il visitatore attento, seguendo l’itinerario
qui proposto, può scoprire il fascino che questi luoghi conservano e
tornare a respirare antiche atmosfere.
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