29 novembre 2018

MILO DE ANGELIS IERI A PALERMO 1 e 2




Una giovanissima ragazza cinese legge una poesia di Milo De Angelis. Dietro di lei, seduta, Chen Ying



     Oltre al grande potere seduttivo delle parole di Milo De Angelis - che mi hanno tanto ricordato, anche nel timbro della voce, quelle di Danilo Dolci - ieri sono rimasto particolarmente colpito dall' entusiasmo mostrato dalla giovane italianista cinese Chen Ying che, innamorata della lingua e della poesia italiana del 900, ha definito la poesia "la parte più spirituale della vita civile di una nazione".

       La stessa Chen Ying ha parlato anche di una app (una sorta di gruppo face book) attivata a Pechino che si chiama "Una poesia prima della buonanotte", nata da un suo amico timido che voleva corteggiare una ragazza. La storia d'amore non è andata avanti, ma ora il sito è pieno di poesie italiane (da Ungaretti a Pasolini, dalla Valduga alla Merini, da Luzi a Montale) seguito ogni sera da più di 20mila persone. (fv)

2 commenti:

  1. Riprendo dal mio diario fb alcuni commenti:

    Franca Alaimo: bellissimo incontro, ieri, con Milo. Ascoltare le poesie dalla viva voce dell'autore è sempre un'emozione in più rispetto a quella che regala la lettura.


    Vincenzo Gervasi: Sentito. Anche in cinese. È meraviglioso sentire la musica che sgorga dalle sue poesie anche quando non capisci le parole.




    Francesco Virga: Mi ha incantato sopratutto l'entusiasmo di Chen Ying, traduttrice di diversi autori italiani del 900, per la lingua e la poesia italiana.



    Gabriella Capitanio: Una poetica tagliente, priva di enfasi!

    “Verso un luogo
    Essere primo senza secondi
    di sera, sulla neve con lo sguardo
    sempre più orizzontale in lontananza, non è mai previsto ritornare
    in questo condividere senza divisione, istante
    immotivato:
    innocente e infedele, perché lì non c'è
    sosta e manca soltanto un passo
    per giungere all'inizio.
    Chiunque entri
    verrà riconosciuto, con amore.”

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