Non ho seguito finora il cicaleccio che su giornali, radio e televisioni ha accompagnato il ricordo di un grande scrittore che non amava le chiacchiere. Finalmente stamattina vedo l'annuncio di una iniziativa meritevole di essere seguita: persone serie, che hanno dedicato la loro vita allo studio di uno scrittore difficile, nelle prossime settimane, parleranno di Vincenzo Consolo. Tra queste segnalo la presenza di un mio fraterno amico, Nicolò Messina, conosciuto 40 anni fa in quel di Trappeto, nel Centro di Danilo Dolci.
Nicolò ha dedicato davvero la sua vita a Vincenzo Consolo. Il suo studio analitico della genesi del suo capolavoro, Il sorriso di un ignoto marinaio, oggi reperibile anche in rete, ha ricevuto riconoscimenti internazionali. Ma Nicolò, per ottenere i riconoscimenti che meritava in patria, fin dalla sua tesi di laurea a Palermo con una tesi di filologia classica sulle etimologie di Isidoro di Siviglia, ha dovuto lasciare la sua isola. (fv)
Nessun commento:
Posta un commento