"ISTITUZIONALE STUPIDITÀ DEI FASCISTI"
"L'anonimato in cui Lei cordialmente si cela, gentile signore, non è così fitto da nascondere il fatto che Lei è fascista. [...] Si capisce dunque come lei ami D'Annunzio, si capisce come lei chiami questo poeta "l'Uomo del Timavo e del Carnaro", si capisce come l'irriti Bo, che, durante il periodo fascista, era esattamente il contrario di quello che voi volevate fosse un letterato, e si capisce, infine, come le sia antipatico io, furente nemico della istituzionale stupidità dei fascisti."
(Pasolini, "Dannunziani in pantofole", "Vie Nuove", n. 29, 22 luglio 1961. Ora in: Dialoghi con i lettori [1960-1970] > Tutte le opere > Saggi sulla politica e sulla società, "I Meridiani" Mondadori, 1999, p. 952.)
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