10 marzo 2023

AMORE, CORAGGIO e VIGLIACCHERIA

 


Il vostro coraggio, la loro vigliaccheria e il nostro amore


Alessandro Metz
11 Marzo 2023

Ma soprattutto ci vuole coraggio
a trascinare le nostre suole
da una terra che ci odia
ad un’altra che non ci vuole

[Ivano Fossati]

Il richiamo è stato troppo forte, non ho potuto resistere. Fatta la seduta di chemioterapia giovedì pomeriggio, di notte sono partito. Sono arrivato venerdì alla sera, a Steccato di Cutro, un posto abbandonato, case diroccate e strade piene di buchi con cumuli di masserizie in mezzo. Poi la spiaggia.

Non ho potuto non andarci. Buio, qualche lumino vicino a croci fatte con i resti del caicco. Oggetti, vestiti, legname. Una spiaggia che non ti lascia andare, cammini, guardi, cammineresti per ore, la fatica si sente, ma più forte senti quella calamita che ti trattiene, fatta di dolore sofferenza, si appiccica entra ferisce, ma non riesci a farne a meno è tua fa parte del sentire collettivo o almeno così lo percepisco. Mi annichilisce, si impradonisce di me.

Piango. Odio. Odio mosso d’amore per chi non ho conosciuto ma è come se fossimo sempre stati assieme. Come se avessimo condiviso un percorso che nella diversità si è incontrato nella tragedia. È odio di classe. Io vi odio. Perché la lotta di classe non è mai stata così intensa, solo che è unidirezionale. Dall’alto verso il basso. Colpisce i poveri, chi è costretto a scappare dal proprio Paese, chi è occupabile ma probabilmente non sarà mai occupato, chi è giovane, chi è diverso dal senso comune del ceto medio benpensante, chi vuole futuro ma è costretto a vivere un presente infinito perché il futuro è finito.

È una guerra, e noi siamo quelli che con le proprie vite la pagano, loro con i loro conti in banca la incassano. Voi fascisti, mai morti. Razza padrona sempre pronta a schiavizzare, volete braccia vi arrivano persone. Quando arrivano. Pane e coraggio contro insaccati e vigliaccheria. Ministro dell’inferno, sacerdoti di speranza in fuga dall’inferno. Vi accanite ma la vita è sempre più forte, anche quando muore.

In questa notte su questa spiaggia ho rinnovato il mio destino. Vi sarò sempre contro perché assieme a tante e tanti proviamo a costruire un altrove. Voi fate morire a decine, noi tentiamo di salvare anche solo una vita. Una sola, perché è quella che farà la differenza.

Alima, Kaliff, Richard, Sofia, due anni, nove, trenta, sei mesi. Noi, assieme ad altre centinaia, abbiamo avuto la fortuna di incontrarle queste vite, in mezzo al Mediterraneo e farle salire sulla Mare Jonio, e questo non potrete mai togliercelo. Questo è quello che ci fa continuare. Questo è quello che ci fa amare. Questo è. E ancora e ancora e ancora.




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